Affitti brevi, fioccano multe fino a 5000€: tutto a causa di questa disattenzione

Il fenomeno degli affitti brevi sta prendendo sempre più piede e il ministero del Turismo ha deciso di intensificare i controlli. Una disattenzione può costare carissima.

Se trovare appartamenti in affitto con i classici contratti 4+4 è diventato più improbabile che vincere alla Lotteria, in compenso pullulano le case messe in affitto per periodi brevi. Il fenomeno degli affitti brevi ha preso prepotentemente piede anche in Italia. Gran parte dei proprietari preferiscono affittare per brevi periodi le loro abitazioni in quanto gli affitti brevi sono meno impegnativi ma molto più redditizi.

Regole per affitti brevi
Affitti brevi, fioccano multe, ecco perché- Abruzzo.cityrumors.it

Nelle grandi città, in particolare, dove i turisti non mancano mai, con gli affitti brevi si possono fare davvero grandi cifre. Certo tutto questo va a discapito di hotel e bed&breakfast. Il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha deciso di intensificare i controlli affinché vengano rispettate tutte le regole. Una certa “disattenzione” in particolare può costare molto cara.

Affitti brevi: multe pesantissime

Il mercato degli affitti brevi continua a crescere a scapito, però, di moltissime attività ricettive e ristorative. I controlli si fanno più intensi per evitare irregolarità. Una certa disattenzione in particolare può costare una multa fino a 5000 euro.

Affitti brevi multe
Multe fino a 5000 euro se non fai una certa cosa-Abruzzo.cityrumors.it

Il successo degli affitti brevi è presto spiegato: sono più convenienti tanto per i proprietari degli immobili quanto per i turisti. Il proprietario di un immobile può guadagnare in una sola settimana quanto guadagnerebbe in un mese di affitto tradizionale. Il turista, d’altro canto, spende meno di quanto spenderebbe in hotel e ha maggiore autonomia.

La legge di Bilancio 2024 contiene una sezione dedicata alla regolamentazione degli affitti brevi. Il ministro del Turismo Daniela Santanchè non vuole limitare questa nuova fetta di mercato ma vuole che tutto venga fatto in modo chiaro e trasparente in modo da giocare ad armi pari con alberghi e bed&breakfast. In particolare è stato chiarito che ogni struttura che verrà affittata ai turisti per brevi periodi dovrà essere dotata di un CIN: un codice identificativo nazionale. 

Il CIN dovrà essere inserito negli annunci online in cui il locatore propone la sua struttura e dovrà anche essere affisso fuori dall’abitazione in modo da renderla riconoscibile. Il CIN verrà assegnato direttamente dal Ministero del Turismo previa richiesta online da parte del locatore.

Chi non si doterà del CIN andrà incontro a sanzioni che potranno oscillare dai 500 fino ai 5000 euro. Ma non è tutto: per poter affittare le proprie abitazioni anche per brevi periodi sarà indispensabile dotare di misuratori del gas e di mini estintori. Non è stato chiarito se ci sarà un numero minimo o massimo di giorni in cui si dovranno ospitare i turisti.

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