I due giganti dell’elettronica sono sospettati di aver posto in essere una “politica commerciale volta a sfruttare le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei propri prodotti”.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha reso noto di aver avviato due procedimenti per pratiche commerciali scorrette nei confronti delle società del gruppo Samsung e del gruppo Apple operanti in Italia.
Le due aziende, spiega la nota dell’Autorità, “avrebbero posto in essere una generale politica commerciale volta a sfruttare le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei propri prodotti e indurre i consumatori ad acquistare nuove versioni degli stessi; sarebbero stati, altresì, proposti ai clienti aggiornamenti software dei propri telefoni cellulari senza segnalare le possibili conseguenze dello stesso aggiornamento e senza fornire sufficienti informazioni per mantenere un adeguato livello di prestazioni di tali dispositivi, promossi ed acquistati per le loro specifiche ed elevate caratteristiche tecnologiche”.
Per motivi simili, Apple è già sotto accusa sia Francia che negli Stati Uniti, dove le class action contro l’azienda di Cupertino hanno già raggiunto quota 39. Da parte sua Apple, pur ammettendo di aver volontariamente ridotto le prestazioni dei dispositivi meno recenti, ha fermamente negato che la pratica fosse finalizzata ad accorciare la vita utile dei suoi prodotti.