I Queen onorati dal Re: la band britannica riceve il Polar Music Prize 2025 a Stoccolma

Ancora un prestigiosissimo riconoscimento per i Queen insigniti del Polar Music Prize 2025 a Stoccolma. Durante la cerimonia, il frontman dei Ghost ha eseguito Bohemian Rhapsody davanti a Brian May, Roger Taylor e alla famiglia reale svedese

Non solo un gioco di parole: i Queen ricevuti e onorati dal re, anzi, dalla famiglia reale svedese in persona per uno dei riconoscimenti più prestigiosi in assoluto a livello mondiale, il Polar Music Prize.

Queen, Polar Prize
A sinistra Brian May con Roger Taylor, i Queen – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

Vale la pena spiegare che il Polar è una istituzione di grandissimo valore che esiste dal 1989, istituito da Stig Anderson, leggendario manager degli ABBA che proprio a seguito del successo della band svedese ha deciso di creare una fondazione, patrocinata dalla casa reale svedese, che promuovesse e riconoscesse la cultura musicale.

I Queen premiati con il Polar

Ogni anno il premo viene assegnato dall’Accademia musicale reale di Stoccolma. A presenziare alla manifestazione il re in persona con tutta la famiglia reale. E così come per il Nobel, ogni premio vale un considerevole premio in denaro. Anche se la stragrande maggioranza degli artisti premiati dal 1992, hanno sempre deciso di donare il loro premio per incentivare le attività musicali giovanili dell’accademia.

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L’edizione del Polar 2025 era interamente dedicata ai Queen che durante la cerimonia ufficiale in programma al Grand Hotel di Stoccolma ha ritirato il premio di re Carl XVI Gustavo di Svezia. Sono stati Brian May e Roger Taylor in persona, fondatori della band ancora in piena attività, a ricevere non senza commozione il premio dopo la lettura della motivazione da parte del direttore dell’Accademia: “Con questo riconoscimento celebriamo una band che ha avuto una importanza storica nella formazione di intere generazioni di musicisti, una band capace di creare un suono straordinario e immediatamente riconoscibile, fondendo con maestria l’energia del rock con l’eleganza dell’opera rendendo la musica un patrimonio destinato al mondo e creando inni immortali”.

Emozioni e ricordi sul palco

Durante il suo discorso di accettazione del prestigioso riconoscimento, Brian May ha condiviso un ricordo toccante, mostrando una mappa disegnata a mano da suo padre Harold, un ingegnere dell’aeronautica civile britannica, usata per il primo tour europeo della band: “Fu proprio mio padre ad aiutarci a pianificare il nostro primo tour, scrivendo a penna un itinerario dettagliato delle città in cui ci saremmo esibiti. Vederla oggi, con il riconoscimento che riceviamo qui a Stoccolma, è profondamente emozionante. Allora Non avrei mai immaginato che saremmo arrivati a questo punto. Dunque questo premio è anche per mio padre e per tutti i genitori che seguono con affetto l’ispirazione sognante dei loro figli”.

Roger Taylor ha invece voluto sottolineare l’equilibrio interno alla band e la sua chimica unica: “Quando abbiamo cominciato, eravamo solo quattro ragazzi con qualche talento, ma anche con idee molto diverse nonostante una enorme passione per la musica. La nostra forza è stata riuscire a mescolare quelle differenze per unirle e creare qualcosa di irripetibile”.

La performance tributo dei Ghost

Uno dei momenti più potenti della cerimonia è stato l’omaggio musicale della band svedese dei Ghost. Il loro frontman, Tobias Forge ha eseguito una versione esclusiva di Bohemian Rhapsody accompagnato dal chitarrista svedese Fredrik Åkesson e dalle voci del celebre Eric Ericson Chamber Choir.

Forge, vestito di nero con il volto coperto da trucco teatrale in pieno stile Ghost, ha portato un’interpretazione intensa e molto personale del brano più iconico dei Queen.

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“È un onore indescrivibile poter cantare questo capolavoro davanti a Brian May, Roger Taylor e alla famiglia reale svedese”, ha dichiarato Forge. L’esibizione ha ricevuto una standing ovation. May è stato visto asciugarsi le lacrime, mentre Taylor ha applaudito visibilmente commosso al termine dell’esecuzione.

Queen, Freddy Mercury
La statua di bronzo dedicata a Freddy Mercury a Montreux – Credits ANSA (abruzzo.cityrumors.it)

Altri omaggi musicali alla carriera dei Queen

Durante la serata, altri artisti si sono esibiti in tributo ai Queen. Adam Lambert, voce del gruppo in tour con Taylor e May da oltre un decennio, ha cantato due classici del repertorio Queen come Who Wants To Live Forever e Another One Bites the Dust.

Il rocker svedese Erik Grönwall, già protagonista di musical di grande successo come Jesus Christ Superstar, ha portato sul palco un’energica versione di Stone Cold Crazy, brano dell’esordio dei Queen, scritto nel 1974 per Sheer Heart Attack e ancora oggi molto amato dai fan della band anche se di fatto è una canzone che non fa parte del repertorio più tradizionale dei Queen.

Tutti gli artisti hanno sottolineato l’importanza dei Queen nella loro formazione musicale: “I Queen non sono solo musica: sono cultura, stile, audacia – ha detto Grönwall – chi non ha mai cantato almeno una volta ‘We Are The Champions’ alzando lo stereo al massimo volume?”

Queen dal vivo
Brian May chitarrista e fondatore con Roger Taylor dei Queen – Credits ANSA (abruzzo.cityrumors.it)

La presenza scenica della famiglia reale svedese

La cerimonia si è svolta nella tradizionale cornice solenne della casa reale svedese. Re Carl XVI ha consegnato personalmente il premio, mentre la regina Silvia, in abito grigio-argento, ha presenziato sorridente all’evento nonostante un recente intervento. Al suo fianco, la principessa Victoria, erede al trono, grande appassionata di musica, una vera fan dei Queen.

L’eredità dei Queen oggi

Nati a Londra nel 1970, i Queen hanno attraversato cinque decenni di storia musicale. Dalla voce insostituibile di Freddie Mercury, scomparso nel 1991, alla seconda versione live con Paul Rodgers dei Free alla voce solista e all’attuale formazione live con Adam Lambert ma senza il bassista John Deacon che ha lasciato definitivamente la band nel 1992 dopo un ultimo storico concerto a Wembley, la band ha mantenuto viva la propria eredità pur senza realizzare materiale inedito.

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L’ultimo album pubblicato dai Queen è Made in Heaven che conteneva tutto il repertorio registrato da Freddy Mercury in extremis, nello studio della band a Montreux, sul lago di Ginevra.

Il futuro dei Queen

Nel 2025, i Queen sono una band ancora in piena attività ma con un programma in via di definizione. Forti dello straordinario successo del biopic Bohemian Rhapsody (2018), vincitore di quattro Oscar, la band aveva in programma un tour di alcune date. Ma alcuni problemi di salute di Brian May hanno costretto il management del gruppo a rinviare qualsiasi programma. Nelle ultime settimane si è parlato anche di produzione di nuovo materiale inedito della band, stavolta con la voce di Adam Lambert.

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