Qual è la maschera del Carnevale d’Abruzzo? Ecco dove si festeggia quest’anno

Tra le tante maschere più conosciute in Italia, vi è un esemplare che sta riscuotendo una crescente notorietà, non solo in Abruzzo: Frappiglia.

Tipico personaggio del mondo rurale, Frappiglia è raffigurato come un contadino che ha il bastone di Sant’Antonio Abate, un vero e proprio scaccia guai da utilizzarsi all’occasione.

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Frappiglia è una maschera tipica abruzzese: riscoperta, è oggi un personaggio sempre più diffuso a Carnevale – abruzzo.cityrumors.it

Un’altra caratteristica simbolica che crea un forte legame con il territorio è peraltro conferito proprio dal suo nome: Frappiglia sta infatti per “fra”, ovvero frate, e “piglia”, tipica espressione usata dal padrone di casa quando offre ai suoi ospiti cibo e bevande.

La storia di Frappiglia

Frappiglia, il cui vero nome era Antonio De Sorte, era un contadino che si “pigliava” i problemi degli altri cercando di risolverli: si trattava dunque di un personaggio particolarmente altruista che aveva altresì la fama di essere una sorta di stregone.

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Ecco la storia di Frappiglia, una maschera tipica rurale abruzzese dal curioso significato – abruzzo.cityrumors.it

La leggenda narra che Frappiglia ha conosciuto da giovanissimo la morte, che lo coglie in un momento di profonda disperazione legata alla fame. Desideroso di un bel piatto di pasta, sceglie di siglare un accordo con il Diavolo che, però, in cambio ne chiede l’anima.

Frappiglia accetta l’accordo demoniaco, ma a sua volta domanda, prima di morire, di fare testamento davanti ad un notaio e ai rappresentanti dell’inferno e del paradiso. Nel testamento, Frappiglia scriverà segretamente che – considerata l’estrema povertà del defunto prima che passasse a miglior vita – ha deciso di lasciare in eredità a sé stesso l’unico bene più prezioso che gli sia rimasto: la sua stessa vita.

Effettuata la particolare donazione, il Diavolo non può far altro che rispettare la volontà di Frappiglia e farlo tornare sulla Terra lasciando su di lui alcuni segni del suo passaggio nel mondo extraterreno: una camicia bianca che ricorda il paradiso, un abito grigio, le lingue di fuoco ed una voglia sul volto che invece richiama l’inferno.

Di qui, la grande differenza tra Frappiglia e altre maschere carnevalesche che riescono a uccidere la morte, come Pulcinella. In questo caso, invece, Frappiglia è in grado di cavalcare la morte tanto che, nella sua rappresentazione iconografica, proposta a seguito della ricerca storica, l’immagine è proprio quella di una figura della morte, con la sua minacciosa falce, costretta a portare sulle spalle il pesante fardello di Frappiglia.

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