Planet Funk, addio a Domenico ‘Gigi’ Canu: muore a 66 anni il chitarrista e fondatore della band

Ci lascia a 66 anni Domenico ‘Gigi’ Canu, chitarrista e co-fondatore dei Planet Funk. A darne notizia è stata la band sui social: “Con grande dolore comunichiamo la sua prematura scomparsa”. Canu era malato da tempo.

Lutto nella musica elettronica italiana. Domenico “Gigi” Canu, storico chitarrista e membro fondatore dei Planet Funk, è morto all’età di 66 anni.

La notizia è stata resa pubblica ieri con un comunicato diffuso direttamente dai canali ufficiali del gruppo: “È con grande dolore che i Planet Funk comunicano la prematura scomparsa di Domenico Gigi Canu che si è spento oggi all’età di 66 anni. Informazioni sulle esequie verranno comunicate appena possibile”.

Planet Funk Domenico 'Gigi’ Casu
Domenico ‘Gigi’ Caso, chitarrista e fondatore dei Planet Funk, aveva 66 anni – Credits Gianluca Conselvan Oca Nera Rock Instagram @planetfunkband (Abruzzo.CityRumors.it)

Il musicista, affetto da un tumore al colon, era ricoverato in una clinica privata ai Camaldoli, nella sua Napoli, dove le condizioni si erano purtroppo irrimediabilmente aggravate negli ultimi giorni.

Planet Funk, le origini del collettivo musicale

Nato nel 1959 a Napoli, Canu aveva mosso i primi passi musicali con i Souled Out, insieme a Sergio Della Monica, con lui anche nei Planet Funk e scomparso alcuni anni fa, e Alessandro Sommella. La svolta arriva nel 1999, quando incontra i tastieristi Marco Baroni e Alex Neri, già noti per il progetto Kamasutra.

LEGGI ANCHE – Annalisa, Maschio piace ma fa discutere: è davvero una canzone blasfema?

Da quella fusione prende forma una delle realtà più innovative e coraggiose della scena elettronica: i Planet Funk. Una band di sapore volutamente internazionale, capace di influenzare musicisti di grandissima e consolidata esperienza proponendo un mix originale di musica house, rock alternativo ed elettronica, con un impianto sonoro riconoscibile e internazionale.

Il successo globale dei Planet Funk

Il debutto ufficiale arriva nel 2002 con l’album Non Zero Sumness, che include alcuni dei brani che diventeranno immediatamente iconici: Chase the Sun, che impone all’attenzione generale l’etera voce della cantante finlandese Auli Kokko, entra subito in classifica seguita rapidamente da Inside All the People, The Switch e Who Said (Stuck in the UK) tutte caratterizzate dalla voce stralunata e davvero unica nel suo genere di Dan Black, che grazie a questi singoli usciti in rapida successione ottiene visibilità e fama per poi continuare a produrre anche autonomamente e con i The Servant.

Accolti ad Abbey Road

Il successo è immediato e proiettato oltre i confini nazionali: i Planet Funk sono stati la prima e al momento unica formazione italiana invitata a suonare live nei leggendari Abbey Road Studios di Londra dalla BBC che dedicò loro uno show live e uno specale.

LEGGI ANCHE – Kylie Minogue parte con il tour di Tension e punta a riprendersi la corona

Le loro tracce diventano in breve tempo colonne sonore di spot pubblicitari, sigle televisive e inni da club. Catturando per altro l’attenzione di una vera e propria elite musicale. Con sei album, quattro di originali in studio e due raccolte, i Planet Funk sono stati uno dei gruppi più innovativi e ispirati dei primi quindici anni del millennio portando a casa numerosi riconoscimenti importanti.

L’elite dei Planet Funk

La band lavora su progetti davvero molto interessanti. Porta Claudia Pandolfi a recitare in The Illogical Consequence, chiede a Jovanotti di cantare in Static, coinvolge Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, loro grande ammiratore di cantare in The Great Shake, il loro ultimo album uscito due anni fa.

Tra i musicisti che restano coinvolti nel progetto Cecilia Chailly, che suona una splendida partitura con l’arpa elettrica in The Illogical Consequece, e Jim Kerr dei Simple Minds, voce della band per alcuni singoli ma anche ‘cliente’ dei Planet Funk che scriveranno per loro One Step Closer che ancora oggi il cantante scozzese considera una delle cose migliori della band… “Suona più Simple Minds di un classico dei Simple Minds….” aveva detto il cantante scozzese che già in Neapolis si era considerevolmente avvicinato al sound dei mediterraneo dei Planet Funk.

Planet Funk Domenico 'Gigi’ Casu
Domenico ‘Gigi’ Casu aveva collaborato anche con Simple Minds e Jovanotti – Credits Instagram @planetfunkband (Abruzzo.CityRumors.it)

Il collettivo Planet Funk

Nel corso degli anni, i Planet Funk non si sono mai cristallizzati in una formula fissa. Hanno alternato diversi vocalist – oltre a Dan Black, anche Alex Uhlmann e Sally Doherty – e mantenuto una forte vocazione sperimentale.

In un’intervista rilasciata nel 2023, Canu aveva dichiarato: “Siamo un collettivo, non una band nel senso classico del termine. Il nostro suono cambia con noi, ma il nostro DNA rimane”.

L’omaggio degli artisti italiani

La notizia della morte di Canu ha scosso il mondo della musica italiana. Tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sui social. Jovanotti, che aveva collaborato con i Planet Funk in diverse occasioni, ha scritto sui suoi canali social…  “Che immenso dispiacere. Il nostro Gigi. Vi abbraccio fratelli, vi abbraccio forte”.

LEGGI ANCHE – Freddie Mercury, il segreto inconfessato: clamorosa rivelazione

Anche Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ha condiviso un omaggio toccante: “È stato ‘un mondo perfetto’ con te. Ora tieni gli occhi pronti a visioni dolcissime. Con tutto l’amore che posso”.

Messaggi sono arrivati anche da Saturnino, bassista della band di Jovanotti, Rodrigo D’Erasmo, Fabio Rondanini e dalla cantante La Niña, che ha ricordato Canu come “un artista vero, con una visione unica e il cuore grande”.

Planet Funk, una carriera lunga 25 anni

Nel 2024, i Planet Funk avevano celebrato 25 anni di carriera, segnati da tour internazionali, partecipazioni a festival e produzioni sempre ricercate. Per l’occasione, era stato pubblicato un nuovo remix elettronico del brano Nights in White Satin dei Moody Blues, ancora una volta con la voce di Dan Black.

A febbraio 2025, la band è tornata alla ribalta come ospite a Sanremo, portando sul palco dell’Ariston la propria visione sonora e confermando la volontà di continuare a produrre musica anche dopo la perdita di Sergio Della Monica, scomparso nel 2018 a soli 59 anni. Canu era sul palco con i suoi amici di sempre anche se le sue condizioni negli ultimi mesi erano molto peggiorate.

La malattia e gli ultimi mesi

Domenico Canu combatteva da tempo contro una forma aggressiva di tumore al colon, che aveva lentamente limitato la sua attività. Negli ultimi mesi, tuttavia, aveva partecipato attivamente alla promozione del nuovo singolo e ai progetti di rilancio del collettivo.

Fonti vicine alla band raccontano che Canu aveva continuato a suonare e registrare fino a poche settimane fa con una determinazione che ha impressionato anche i suoi collaboratori più stretti.

Planet Funk, cosa succede adesso

Non sono ancora state comunicate le modalità delle esequie né i piani futuri della band. Tuttavia, i Planet Funk sembrano intenzionati a portare avanti il progetto, anche come forma di tributo al chitarrista e amico, al momento con i due polistrumentisti Alex Neri e Marco Baroni e la voce di Alex Uhlmann.

Gestione cookie