Annalisa, Maschio piace ma fa discutere: è davvero una canzone blasfema?

Annalisa Maschio è il nuovo singolo della cantautrice ligure che sta dividendo pubblico e critica per alcuni riferimenti religiosi: provocazione pop o contenuti blasfemi?

Con il suo nuovo singolo Maschio, Annalisa torna al centro della scena musicale italiana con un brano che sta facendo molto discutere.

Annalisa
Con Maschio Annalisa suscita critiche ma torna protagonista in classifica – Credits ANSA (abruzzo.cityrumors.it)

Dopo il successo pop di Bellissima e la parentesi sanremese con Sinceramente, dello scorso anno – una delle canzoni in assoluto più trasmessa dalle radio e da Spotify – la cantante ligure ha prodotto un’altra canzone destinata a fare discutere.

Maschio, si segnala per il suo linguaggio audace e diretto, che mette al centro dell’attenzione del pubblico il ruolo dei generi su una certa linea di conflitto ma anche la narrazione, molto contemporanea dell’identità di genere. Stavolta, tuttavia, complice un testo giudicato da alcuni “provocatorio” e da altri “irrispettoso”, le polemiche superano la soglia del confronto musicale per toccare corde culturali, perfino religiose.

Maschio, il nuovo singolo di Annalisa

Il brano, uscito venerdì, è il primo estratto di un nuovo progetto discografico di cui si sa ancora pochissimo, atteso per l’autunno ma che sta già suscitando un certo interesse. Maschio, anche per via del clamore che ha circondato il suo testo, ha rapidamente guadagnato posizione sulle piattaforme digitali scalando le classifiche in poche ore ed entrando in rotazione nelle scalette di tutte le radio nazionali.

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Tuttavia, a catturare l’attenzione non è solo il suo beat orecchiabile, o il progetto visual di una clip iper-colorato, vivacissima e molto coinvolgente. La canzone si segnala per alcune strofe che hanno acceso le proteste di esponenti religiosi e attivisti cattolici. Il brano contiene alcuni riferimenti a Dio, al culto della Vergine Maria persino all’immagine del Cristo, usati – secondo alcuni – in modo satirico e offensivo che non avrebbe nulla di artistico.

Annalisa e Maschio: la canzone e il testo che divide

Il brano si apre con una serie di immagini forti: “Vado in terapia, scaglio io la prima pietra, mi rovino la carriera e mi indebito per te”, canta Annalisa nel ritornello, in quello che appare come un ribaltamento iconografico del linguaggio religioso applicato alle dinamiche amorose. Ma la parte che fa più discutere è un’altra: “Perdona i miei peccati come ha fatto Gesù e come hai fato con le altre…”

È proprio il parallelismo con Gesù e la Madonna che ha sollevato reazioni immediate. Anche perché la canzone poco dopo suggerisce l’idea di uno scambio di ruoli e di pelle… Se fossi maschio io mi venderei per tutto, se fossi nella tua camicia o anche più giù mi diresti ‘pervertita’, o peggio ‘fai tu’…

Il pubblico canticchia: ma non capisce

Molti utenti sui social hanno accusato la cantante di blasfemia, mentre altri hanno difeso la scelta artistica parlando di ironia, provocazione e libertà espressiva. “Annalisa ha toccato il fondo. Offendere la fede cristiana non è arte”, scrive un utente su X (ex Twitter), mentre su Instagram una fan ribatte: “È una canzone pop, non un sermone. Parla di genere e stereotipi, non di religione”.

Le critiche dal mondo cattolico

Tra le reazioni più dure, spicca quella dell’associazione ProVita & Famiglia, che ha pubblicato una nota ufficiale accusando l’artista di usare simboli sacri “in modo inaccettabile per fare notizia”. Il presidente dell’organizzazione, Toni Brandi, ha duramente criticato la canzone e la sua interprete: “L’ironia può avere senso, ma qui si banalizzano Gesù e la Madonna per una trovata commerciale. Si chiama blasfemia, non libertà d’espressione”.

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Sulla stessa linea anche don Alfredo M. dell’arcidiocesi di Milano, che in un’intervista a una radio locale ha affermato: “Non possiamo restare indifferenti di fronte a un simile uso irrispettoso delle nostre icone religiose. È un messaggio che può ferire tanti credenti”.

La risposta di Annalisa e del suo entourage

Al momento Annalisa non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla polemica, ma fonti vicine alla cantante fanno sapere che l’intento non era “offendere, bensì stimolare una riflessione sull’identità e sull’amore libero da cliché”. In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, Annalisa aveva spiegato di non avere mai pensato che qualcuno si potesse addirittura offendere: “Ho sempre scritto canzoni che raccontano l’essere umano in tutte le sue sfaccettature, comprese le contraddizioni. Con Maschio ho voluto giocare con l’immaginario pop, spingendomi un po’ oltre”.

Nel videoclip, diretto da Giacomo Triglia, l’estetica è volutamente kitsch: tra riferimenti alla cultura popolare e un immaginario che oscilla tra la soap opera e il videoclip anni Novanta, la narrazione è chiaramente satirica. “L’ironia è l’arma che abbiamo per rompere i tabù”, ha scritto il regista sui social. Il lavoro di Triglia sul brano è davvero molto interessante e lo conferma dopo le clip firmate per Maneskin (Torna a casa), e lo splendido documentario africano con Jovanotti, uno dei creativi italiani più ispirati in assoluto. Con Annalisa aveva già firmato anche le riuscitissime clip di Dieci e Tsunami.

Annalisa e Maschio, un grazie anche alle polemiche

Se l’obiettivo era attirare l’attenzione, la strategia ha funzionato. In meno di 24 ore Maschio ha superato il milione di stream su Spotify, è entrata nella Top 10 italiana su Apple Music ed è virale su TikTok con migliaia di video che usano il ritornello per parodie e coreografie da parte degli utenti. Su YouTube, il videoclip ha raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni, con un rapporto quasi equo tra “like” e commenti polemici.

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Come spesso accade con canzoni che toccano temi sensibili, il confine tra provocazione e dissacrazione si fa sottile. E se per alcuni Maschio è un inno alla libertà di genere, per altri resta un attacco gratuito alla tradizione religiosa.

Annalisa
Annalisa in tour nei palasport da novembre – Credits ANSA (abruzzo.cityrumors.it)

Annalisa e il precedente di Bellissima: l’identità al centro

Non è la prima volta che Annalisa gioca con i codici linguistici e simbolici. Già con Bellissima aveva affrontato il tema della costruzione dell’identità e dell’autenticità, portando in scena una figura femminile consapevole, a tratti disillusa, ma potente. Il suo successo, partito quasi in sordina, era diventato un vero e proprio fenomeno pop, contribuendo a rilanciarla come una delle protagoniste della nuova scena italiana al femminile.

Con Maschio, il discorso si amplia: “Non è un brano contro gli uomini, ma contro il modello unico e dominante di mascolinità che ci viene ancora imposto”, ha detto in un’intervista la cantante ligure.

Il giudizio ovviamente spetta al pubblico che, nonostante tutto, sembra aver deciso di considerare Maschio una canzone sicuramente ricca di provocazioni. Ma pur sempre un esercizio di carattere artistico.

Il tour di Annalisa

Nel frattempo Annalisa si gode un’estate ‘tranquilla’. Tanto lavoro e tanta promozione in vista della pubblicazione del suo prossimo album. Ma gli impegni veri arriveranno con il tour che la riporterà nei palazzetti: prevendite già avviate e con ottimi risultati.
sab 15 nov 2025 – Palazzo del Turismo, Jesolo (VE)
mar 18 nov 2025 – Kioene Arena, Padova
ven 21 nov 2025 – Palazzo dello Sport, Roma
lun 24 nov 2025 – Nelson Mandela Forum, Firenze
ven 28 e sab 29 nov 2025 – Unipol Forum, Assago (MI)
mar 02 dic 2025 – Palasele, Eboli (SA)
ven 05 dic 2025 – Palaflorio, Bari
mer 10 dic 2025 – Unipol Arena, Bologna
sab 13 dic 2025 -Inalpi Arena, Torino

Il testo di Maschio

…e per chi vuole farsi un’idea sul contenuto della canzone, se sia offensiva o semplicemente provocatrice, questo è il testo integrale di Maschio.

Faccio il diavolo per te
Vado al massimo per te
Io mi illumino per te
Anche quando non mi baci per orgoglio
Posso farlo io per te
Vado in terapia per te
Scaglio io la prima pietra
Mi rovino la carriera
Presa da una furia cieca
Per calmarmi sto svuotando il portafoglio
Io mi indebito per te

Ma te lo giuro su Maria
L’amore cieco è una teoria
Non parli mai di gelosia
Ma io lo so
Anche un maschio a volte piange
Se fossi nella tua camicia o anche più giù
Mi diresti: “Pervertita” o peggio: “Fai tu”
Ma perdona i miei peccati come ha fatto Gesù
Come hai fatto con lе altre

Se fossi un maschio, io
Mi vendеrei per tutto, per zero
Mi venderei per finta, e davvero
Io mi venderei solo col pensiero
Solo per lei

Che succede la notte?
Ma che succede la notte?
L’orologio si mette a correre
Come me nella bufera
Per seguire una Chimera
Invertire Adamo ed Eva
Fare a botte anche se non c’è bisogno
Spacco il tavolo per te

Ma te lo giuro su Maria
L’amore cieco è una teoria
Non parli mai di gelosia
Ma io lo so
Anche un maschio a volte piange
Se fossi nella tua camicia o anche più giù
Mi diresti: “Pervertita” o peggio: “Fai tu”
Ma perdona i miei peccati come ha fatto Gesù
Come hai fatto con le altre.

 

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