Elisa debutta a San Siro con uno show monumentale: tre ore di musica, ospiti e un messaggio per il futuro

Il debutto di Elisa allo Stadio San Siro è stato molto più di un concerto, un atto d’amore per la musica, per l’ambiente e per la sua comunità artistica. Tre ore di live, una scaletta imponente e tanti ospiti per una serata destinata a rimanere nella memoria del pubblico.

Elisa, 47 anni trenta dei quali passati a fare musica, ha finalmente conquistato San Siro. E in un momento in cui si parla molto di chi merita una scena del genere e di chi invece ci arriva in modo forse un po’ prematuro o generoso, non ci sono dubbi.

Elisa a San Siro
Oltre 54mila persone per il debutto di Elisa a San Siro – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

Con uno show davvero strepitoso, tre ore e 36 brani articolatissimi in una scaletta davvero molto varia ed estesa, non c’è alcun dubbio che Elisa questa scena se la sarebbe meritata anche molto tempo fa.

Elisa, debutto a San Siro

Elisa suona da sempre. E chi la segue dall’inizio la ricorda al suo primissimo grande evento conquistare il pubblico della prima edizione dell’Heinken Jammin’ Festival di Imola – il primo anno di Vasco Rossi – una domenica pomeriggio alle ore 15.

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Era appena uscito il suo album Pipes and Flowers lanciato dal singolo Labyrinth. Qualcuno la battezza subito la versione italiana di Bjork. Etichetta quanto mai stretta, soprattutto seguendo tutta la sua carriera con il senno di poi.

Una raffica di ospiti straordinari

Ieri, davanti a 54mila persone, la cantautrice friulana ha portato in scena il suo primo concerto da headliner nello stadio milanese, firmando una serata che va ben oltre la cronaca musicale: è stata una dichiarazione d’intenti, uno spettacolo che ha fuso arte, coscienza e sensibilità ecologica.

Un concerto lungo tre ore e mezza, articolato in 32 brani, impreziosito da una narrazione visiva potente e da un parterre di ospiti davvero senza precedenti. Elisa ha raccontato il suo mondo fatto di passioni molto semplici, lo skateboard, le piante, con un gusto e una cura degna della grandissima artista, capace di coniugare bellezza, responsabilità e impegno civile.

Un palco come ventre della Terra

Lo show si apre con un impatto visivo fortissimo: una struttura circolare a led avvolge lo spettatore come una liana luminosa, mentre grandi fiori di loto e una pedana da skate – omaggio alla passione personale di Elisa – riempiono lo spazio scenico. Una struttura in legno e una “foresta” proiettata in background su led potenti completano una scenografia che vuole essere il ventre pulsante del pianeta Terra.

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Un concept pensato in chiave sostenibile: l’intero palco è stato alimentato a biocombustibile HVO, riducendo del 70% le emissioni rispetto ai tradizionali diesel. Tutto è stato realizzato con materiali riciclabili o di recupero, dagli arredi scenici fino agli abiti.

Elisa a San Siro
Elisa, 36 canzoni e tre ore di show – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

Moda e coscienza ambientale

Anche il look di Elisa è stato al servizio del messaggio. La cantautrice ha indossato abiti ricavati da centrini, tovaglie e tessuti dimenticati, impreziositi da perle barocche e cristalli Swarovski. Tra i momenti più suggestivi, il “vestito Nuvola”, un abito etereo e sospeso, simbolo della leggerezza e della mutevolezza della natura. Ogni dettaglio è stato curato dalla stylist Susanna Ausoni, insieme a una squadra di artigiani e stilisti con approccio etico.

Le coriste hanno indossato a loro volta abiti d’archivio riadattati, contribuendo alla costruzione di un’estetica comune coerente con il tema del concerto: la sostenibilità non come cornice, ma come parte integrante del progetto artistico.

Una scaletta che è un manifesto

Il concerto si è aperto alle 20.30 con una prima parte dedicata ai classici del repertorio: da Labyrinth a Rainbow, da Una poesia anche per te a Eppure sentire. Dopo l’intermezzo dedicato alla “Madre Terra”, con un Canto Maori accompagnato da una voce fuori campo, Elisa ha eseguito Prayer, Promettimi e Anche fragile, intensificando il tono emotivo della serata.

La seconda parte è stata invece un tributo ai rapporti umani e artistici costruiti negli anni.

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Gli ospiti si sono susseguiti in un crescendo di emozione: Giuliano Sangiorgi in Ti vorrei sollevare, Jovanotti e Cesare Cremonini in Le Tasche Piene Di Sassi e Poetica, Dardust – produttore dello show – per Se piovesse il tuo nome e il medley Palla al Centro. Ma soprattutto Giorgia in uno struggente mash-up tra Di Sole e D’Azzurro e La Cura per me e Ligabue che esce nella bolgia generale dei bis con Gli Ostacoli Del Cuore e A Modo Tuo.

Toccante la dedica di Elisa a una fan scomparsa immediatamente prima di L’anima vola. Non solo commozione ma anche grande divertimento, soprattutto nel lungo segmento dance che Elisa concede giocando con un pubblico che non può fare paura e che domina con il sorriso e molta energia.

A chiudere, tra lacrime e applausi, O forse sei tu e Qualcosa che non c’è. Una scelta perfetta, intima, poetica, come una carezza data al pubblico dopo una tempesta di emozioni.

Elisa a San Siro
Elisa durante il suo primo concerto allo stadio di San Siro – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

Plantasia: il parco sonoro che nascerà da questo concerto

Ma il concerto non finisce allo stadio. Elisa ha annunciato che parte dei proventi dello show contribuiranno alla creazione di Plantasia – Parco Sonoro, un’area verde a Milano che unirà fitobonifica e musica, trasformando uno spazio urbano a due chilometri dallo stadio in un’oasi di suoni e natura. Il progetto, co-finanziato da fondi pubblici e crowdfunding, vuole essere un modello replicabile, un ponte tra cultura e ambiente. Milano ringrazia…

Una serata da tramandare

Il debutto di Elisa a San Siro non è stato solo un traguardo artistico, ma un esempio virtuoso di come la musica possa ancora incidere, cambiare le cose, e coinvolgere una comunità ampia e trasversale. A dimostrarlo non è solo il tutto esaurito, ma la reazione del pubblico, i cori, le lacrime, i sorrisi: una platea che ha partecipato, ha ascoltato e si è sentita parte di un progetto più grande.

Un palco non è solo un luogo per esibirsi. È un altare temporaneo in cui si celebra la possibilità di essere altro, di essere migliori. Elisa, ieri sera, ha ricordato a tutti noi perché la musica, quando è sincera e radicata, può ancora fare miracoli.

La scaletta di Elisa a San Siro

Gift
Labyrinth
Rainbow
Broken
Una poesia anche per te
Heaven Out of Hell
Dillo solo al buio
The Waves
Play Video
Stay
Play Video
Eppure sentire (un senso di te)
Noi siamo uno
A Prayer
Hallelujah
Promettimi
Anche fragile
Basta così (con Giuliano Sangiorgi)
Ti vorrei sollevare (con Giuliano Sangiorgi)
Almeno tu nell’universo
Medley – A tempo perso / It Is What It Is / Cure Me / NEON – Le Ali
Sesso debole
Dancing
Se piovesse il tuo nome (con Dardust)
Seta (con Dardust)
Palla al centro (con Jovanotti)
Le tasche piene di sassi (con Jovanotti & Cesare Cremonini)
Poetica (con Jovanotti & Cesare Cremonini)
Nonostante tutto (con Cesare Cremonini)
Luce (tramonti a nord est)
No Hero
L’anima vola
Di sole e d’azzurro (con Giorgia)
La cura per me (con Giorgia)
Together (con Giorgia)
BIS
Gli ostacoli del cuore (con Ligabue)
A modo tuo (con Ligabue)
O forse sei tu
Qualcosa che non c’è

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