Il dramma di Morten Harket: il cantante degli A-Ha ha il Parkinson

Morten Harket, iconica voce degli A-Ha, ha annunciato pubblicamente di avere il morbo di Parkinson. L’artista norvegese affronta la diagnosi con lucidità e coraggio, condividendo le sue parole con i fan: e non rinuncerà fino a quando potrà a fare musica ed esibirsi

Morten Harket, storico frontman degli A-Ha, ha rivelato di essere affetto dal morbo di Parkinson.

A-Ha, Morten Harket
Gli A-Ha sono in attività dal 1985 con undici album all’attivo – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

La sua voce, tra le più riconoscibili della scena pop anni ’80 grazie a hit come di valore straordinario come Take on Me, è oggi chiamata ad affrontare una sfida personale che mette a dura prova non tanto la sua carriera e l’esistenza stessa della band, ancora in piena attività, quanto il suo desiderio di una vita normale.

Morten Harket, chi è la voce degli A-Ha

Morten Harket, 65 anni, è una delle voci simbolo del pop anni ’80. Gli A-Ha con lui hanno venduto decine di milioni di copie di singoli e dischi ottenendo un successo straordinario con la non comune capacità di continuare a fare musica e produrre collezionando 11 album l’ultimo dei quali – True North, pubblicato due anni fa – aveva ottenuto un ottimo successo di pubblico e di critica dimostrando la straordinaria longevità di una band che non si è mai accontentata di vivacchiare sulla popolarità dei propri successi di un tempo.

LEGGI ANCHE – Drake finalmente a sorpresa in Italia: due concerti a Milano, dove e quando i biglietti in vendita

La notizia dei serissimi problemi di salute di Morten Harket, confermati dall’artista stesso che ne ha dato notizia sui canali social ufficiali propri e della band, ha colpito nel cuore milioni di fan in tutto il mondo. La diagnosi è stata ufficializzata dopo mesi di controlli. In un’intervista pubblicata nelle ultime ore in Norvegia, il cantante ha raccontato i primi segnali della malattia, la scoperta e la decisione di rendere pubblico il suo stato di salute.

La diagnosi di Parkinson e la scelta di parlarne

“Ho cominciato ad avere dei piccoli tremori, inizialmente non ci ho fatto troppo caso – ha raccontato Morten Harketpoi ho capito che qualcosa non andava. Ho fatto dei test e la diagnosi è stata chiara. Ho il Parkinson”.

Il cantante ha spiegato che ha voluto prendersi del tempo per elaborare la notizia insieme alla sua famiglia prima di comunicarla al mondo. Harket, che non ha mai lasciato la band che aveva composto insieme a Magnus Furuholmen e Pal Waaktar quando i tre si spostarono giovanissimi da Oslo a Londra, per produrre i primi demo.

L’immagine di Morten Harket, un vero sex symbol per l’epoca, tante offerte per diventare attore e testimonial pubblicitario, non hanno mai allontanato il cantante dalla sua prima passione, la musica… “Voglio per quanto possibile continuare a lavorare anche se non è facile convivere con un pensiero del genere. Ma alla fine, d’accordo con i miei cari, ho deciso che la cosa migliore era parlarne apertamente. Io personalmente, ma anche noi, come band, abbiamo sempre avuto un rapporto sincero e diretto con i nostri fan. Non abbiamo mai avuto dubbi che non avrebbero capito e che non ci sarebbero stati vicini”.

Un artista completo e molto amato

Oggi Morten Harket è uno degli artisti più famosi di Norvegia. Quando la band ha momentaneamente interrotto le pubblicazioni il cantante ha prodotto e distribuito sei album solisti, alcuni dei quali estremamente interessanti, collaborando con musicisti rock, pop e classici, scrivendo anche per il cinema e non rinunciando a qualche incursione cinematografica. La sua voce, forte di una estensione notevolissima e di un falsetto naturale e cristallino, era il vero segno distintivo della band.

Morten Harket ha cinque figli, tre maschi dalla ex moglie Camilla e due figlie, una da Anne Mette Undlien e un’altra da Inez Andresson. Oggi vive tra Oslo e Londra dove oltre a comporre per sé e per la band coltiva una intensa passione per l’arte: i suoi dipinti sono molto quotati.

A-Ha, una storia indissolubile

Il nome degli A-Ha è legato in modo profondo al suo frontman. La band, formata a Oslo nel 1982, ha lasciato un segno nella storia della musica pop internazionale. Il brano Take on Me, pubblicato nel 1985, è diventato un simbolo degli anni ’80, anche grazie a un celebre videoclip animato, un vero capolavoro per l’epoca.

LEGGI ANCHE – I Queen onorati dal Re: la band britannica riceve il Polar Music Prize 2025 a Stoccolma

Da lì, e dunque dall’album d’esordio – Hunting High and Low, primo posto un po’ ovunque Italia compresa e cinque singoli di enorme successo –  tra alti e bassi ha pubblicato dischi di grande importanza: Scoundrel Days, Stay on these Roads per poi tornare in piena attività con Minor Earth Major Sky.

“La voce? Non so per quanto ancora ci sarà”

Uno dei passaggi più toccanti dell’intervista è quello in cui il cantante affronta il tema della sua voce: “Non so se e per quanto riuscirò ancora a cantare. Ma ho intenzione di farlo per quanto posso. Il Parkinson è una malattia che ti ruba il controllo, che ti cambia lentamente. Farò il possibile per restare sul palco il più a lungo che posso. Ma non voglio diventare una caricatura. Sono un artista, è la cosa che mi ha definito di più fino a oggi”.

Con grande sincerità, Harket non nasconde la preoccupazione ma neanche la voglia di non arrendersi: “Mi sono subito sottoposto a tutte le cure e terapie necessarie, continuo a esercitarmi ogni giorno. Alcune giornate sono buone, altre meno. Ma canto. Canto sempre, i miei compagni sanno tutto, mi stanno vicino. Il nostro rapporto è solido quanto e forse più di una famiglia”.

Aha, Morten Harket
Il cantante degli A-Ha Morten Harket, 65 anni – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

Il sostegno dei fan e dei colleghi

Dopo l’annuncio, i messaggi di solidarietà non si sono fatti attendere. Migliaia di fan hanno inviato messaggi di affetto tramite i social, ringraziando l’artista per la sua trasparenza e augurandogli forza per il futuro.

LEGGI ANCHE – U2, nuovo disco e un tour mondiale: “Magari l’ultimo” dice Bono

Anche molti colleghi hanno voluto esprimere la loro vicinanza. Il chitarrista degli A-Ha, Paul Waaktaar, chitarrista e fondatore della band lo sostiene: “Morten è un guerriero, come quelli che spesso amava interpretare nei film al cinema. Ci conosciamo da più di quarant’anni e so quanto è forte. La band gli sarà sempre accanto”.

A-Ha e i progetti futuri

Nonostante la malattia, Morten Harket non esclude del tutto nuovi progetti musicali. “Non ho ancora deciso nulla. Stiamo parlando, valutando, aspettando. Di sicuro, se ci sarà un altro concerto, voglio esserci”.

Il cantante di certo non si nasconde: “Ogni giorno è una prova nuova. Ci sono momenti in cui penso di potercela fare senza problemi e altri in cui la stanchezza prende il sopravvento. Ma continuo a vivere, con le mie passioni, con la musica, con le persone che amo”.

Il suo racconto è crudo, onesto, lontano da ogni retorica: “Non sono un eroe. Sono una persona che deve affrontare una malattia. E come tanti altri, provo solo a farlo con dignità. Ho accettato il mio destino, lo voglio affrontare…”

Dopo un tour mondiale e 11 dischi

La band ha da poco celebrato i 40 anni di carriera con un tour mondiale che ha registrato ottimi risultati in Europa e Sud America. Gli A-Ha hanno chiuso il tour, con uno show fantastico all’Hollywood Bowl.

In Italia hanno suonato molto di rado, quasi sempre in eventi televisivi. Il loro tour più importante li portò a Roma, Milano, Torino, Bolzano e Treviso per la promozione di Stay on these Roads: furono i loro ultimi concerti dal vivo nel nostro paese. Era il 1988, quando presenziarono anche a Sanremo. 

Il valore della memoria e della musica

Harket lancia un messaggio che non ha nulla di consolatorio ma che lascia comunque una traccia emotivamente intensa: “Se c’è qualcosa che la musica mi ha insegnato, è che le emozioni restano. Anche quando le parole finiscono, anche quando la voce si spezza. La musica resta”.

 

Gestione cookie