Furto di identità digitale, dati usati per truffe online

Una donna teramana di 68 anni ha subito un furto di identità digitale e i suoi dati sono stati utilizzati per truffe online.

A Teramo una donna di 68 anni, si è ritrovata al centro di una spiacevole vicenda: dopo aver subito un furto di dati sensibili, cosa che hanno esposto non solo le sue generalità ma anche i suoi dati bancari, ha visto il suo nome i suoi dati utilizzati in maniera impropria, al fine di realizzare ulteriori truffe, aprendo conti correnti tramite cui pagare oggetti mai consegnati.

Furto di dati digitali, coinvolta donna di 68 anni
Furto di dati digitali, coinvolta donna di 68 anni abruzzo.cityrumors.it

L’aumento di questo genere di reati è ormai esponenziale, a causa soprattutto della diffusione capillare di nuovi metodi di comunicazione che, spesso, non sono conosciuti a dovere da persone di età più avanzate. E proprio di loro, si approfittano i malintenzionati, tramite link falsi il cui unico scopo è sottrarre dati sensibili e bancari, come successo alla signora teramana.

Conti correnti falsi a nome di una donna teramana

Una donna teramana di 68 anni si è ritrovata coinvolta in un increscioso caso di furto d’identità digitale. Oltre al danno, è arrivata anche la beffa: i dati sottratti infatti, sarebbero stati utilizzati dai malintenzionati per mettere in piedi nuove truffe: utilizzando i dati anagrafici della signora, sono stati aperti conti correnti tramite cui pagare oggetti mai consegnati.

Gli anziani i più esposti al problema
Gli anziani i più esposti al problema abruzzo.cityrumors.it

Si cerca ora di capire, come sia avvenuto il furto di dati. L’ipotesi più probabile sarebbe quella di qualche link scam che la signora ha, erroneamente aperto. Tali link infatti, che possono arrivare sia tramite SMS che WhatsApp da numeri che si spacciano come operatori bancari o postali, hanno il solo scopo di dare libero accesso ai truffatori ai propri dati sensibili.

Dopo che vari account su vari siti di vendita online erano stati aperti, la signora ha presentato denuncia formale per sostituzione di persona. La speranza, ancor più che fermare i truffatori, è che nel mare magno che è internet, non circolino ancora i suoi dati e che non vengano utilizzati per scopi fraudolenti.

I pericoli del web sono tanti e insidiosi, soprattutto per chi non mastica molto bene i nuovi mezzi di comunicazione. Tutte le forza di polizia e gli esperti di cyber security, ribadiscono alcuni punti essenziali per evitare di finire in queste situazioni: evitare di aprire link sospetti è la prima mossa.

Spesso si possono ricevere messaggi o chiamate da gente che si spaccia come operatori di banche, di uffici postali o di pubblica sicurezza, chiedendo dei versamenti di denaro o alcune credenziali. È fondamentale non fornire questi dati: banche, uffici postali e pubblica sicurezza non chiederanno mai per telefono di ricevere dei pagamenti.

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