La Casa del Popolo tuona contro il McDonald di Teramo. O, meglio, con ciò che la catena di fast food è in grado di rappresentare.
A lanciare l’invettiva è un comunicato dell’organizzazione, che sottolinea come McDonald rappresenta lo stile di vita americano, “reo” di aver contribuito a determinare il cambiamento climatico di cui si parla da anni e che è sotto gli occhi di tutti.
“L’egemonia culturale americana nel nostro paese, dalla guerra fredda in poi, è innegabile. Oltre a essere innegabile, è insostenibile – afferma la Casa del Popolo nel suo comunicato – Gli allevamenti intensivi necessari a farci rimpinzare causano disboscamenti e immettono nell’atmosfera enorme quantità di CO². Siamo sicuri che è quello che vogliamo per il futuro?”.
Il comunicato della Casa del Popolo
I temi sollevati dalla Casa del Popolo non sono peraltro nuovi. “Il cibo da fast food fa male, e non torneremo sull’argomento (guardatevi supersizeme). Diremo solo che ok, ogni tanto uno sgarro, mangiarsi na schifezza dà gusto a tutti. Ma non tutti hanno i mezzi culturali ed economici per limitarsi, e magari possono permettersi solo i pochi euro per mangiare al fast food” – proseguono le dichiarazioni dell’organizzazione, evidenziando la presenza di una diretta correlazione tra indigenza e obesità da malnutrizione.
Ancora, “la retorica dei posti di lavoro la lasciamo ai fan della buonanima di Berlusconi, il lavoro sottopadrone in Italia sappiamo com’è. Chi lavora lo sa, e non c’è niente per cui dire grazie. Il lavoro dovrebbe essere un diritto, non una concessione, e dovrebbe essere equo, non sfruttamento. Siamo sicuri che è quello che vogliamo?” – chiede ancora la Casa del Popolo, che si dichiara ben conscia dell’esistenza della logica del profitto dietro alle scelte della catena di fast food, ma soffermandosi sulla necessità di contrastarla quando l’impostazione politica della catena stessa cozza contro la propria etica, definendo poi McDonald come causa della rovina del pianeta.
Con queste premesse, la Casa del Popolo conclude affermando di non gradire la presenza della catena a Teramo. “Ciò che ci disgusta maggiormente è la piaggeria delle consorterie politiche locali, che accecate dal loro innato provincialismo tentano di spacciare l’apertura di un ristorante di panini scadenti come il futuro o, addirittura, il progresso, che finalmente arrivano nella nostra bella cittàMacDonald’s, la Casa del Popolo e il progresso di D’Alberto: Via da Teramo, Yankee Go Home” – chiude il comunicato.