Un pranzo di gala per raccogliere fondi da destinare a giovani ricercatori impegnati nello studio di diagnosi sempre più precoci e cure sempre più mirate del cancro. La delegazione teramana della Fondazione Veronesi si è ritrovata ieri nei locali del ristorante Sayonara per il tradizionale appuntamento che ha visto la partecipazione di oltre 200 sostenitori che si impegnano a sostenerne le attività mediante il finanziamento delle borse di ricerca per progetti di altissimo profilo, scelti attraverso la selezione di appositi bandi pubblici internazionali.
E sarà la biologa teramana Daniela Di Giacomo, che lavora all’Università de L’Aquila, a ricevere di nuovo la borsa di ricerca dell’importo di 27mila euro che è stata finanziata con i fondi raccolti lo scorso anno. In questo modo potrà proseguire gli studi, già sostenuti con le donazioni versate l’anno prima, sulla ereditarietà del tumore nelle donne abruzzesi, con l’intento di arrivare a utilizzare una piattaforma clinica per l’identificazione di donne con predisposizione al cancro al seno e all’ovaio.
“E’ grande la gioia per questo risultato”, ha detto la presidente Anna Maria Ressa Camerino, “così come è grande la gratitudine per i delegati e per i tanti donatori che hanno contribuito a questo successo. Nel complimentarci vivamente con Daniela Di Giacomo per aver vinto anche quest’anno il concorso internazionale, informo che la Fondazione Veronesi finanzierà gli studi di altri tre ricercatori abruzzesi con i fondi raccolti a livello nazionale: Nicola Cosentino, nato a Teramo, che lavora al Centro Cardiologico Monzino di Milano, Barbara Barbaro, nata a Chieti, che lavora al CNR di Roma e Candida Zucchegna, nata a Castel Di Sangro, che lavora a Napoli presso l’Università Federico II”.
Dal 2003, anno di nascita della Fondazione Veronesi, sono stati 913 i ricercatori finora sostenuti in tutta Italia per offrire soluzioni e speranze a milioni di persone. Il prossimo 23 aprile presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano si terrà la cerimonia della consegna delle borse di ricerca assegnate quest’anno a 179 giovani scienziati, quasi tutti under 35 e per il 70% di genere femminile (130 su 179), impegnati nella lotta ai tumori, alle malattie cardiovascolari e neurodegenerative, oltre che nelle aree della prevenzione e della nutrigenomica per donare speranza e nuove prospettive di vita a chi soffre. La somma complessivamente investita quest’anno per sostenere i progetti di ricerca selezionati fra i 600 progetti presentati ammonta a oltre 5 milioni di euro.