Non finiscono mai le vie della truffa per i malintenzionati che affinano sempre nuove tecniche per raggirare soprattutto le persone anziane
E’ diventata una delle tecniche di raggiro più utilizzate negli ultimi tempi tanto che oramai si susseguono le segnalazioni per questa truffa ai danni delle persone anziane e sole. L’ultima è stata scoperta ieri dai Carabinieri di San Costanzo nel Pesarese, che hanno portato all’arresto di due persone perchè ritenute responsabili di una truffa nei confronti di un anziano, sempre con lo stesso metodo del cosiddetto “finto avvocato”.

Negli ultimi mesi, si sente molto spesso parlare della truffa del falso avvocato. Non è, infatti, la prima volta che truffatori di varia natura studiano un copione con il quale sia possibile truffare gli anziani, in modo tale da sottrarre loro denaro o gioielli. Quest’ultima forma di truffa vede come protagonista un falso avvocato che finge di essere stato mandato dal figlio/figlia della vittima, per farsi dare una somma di denaro. Le modalità sono quasi sempre le stesse: il truffatore tenta di indurre in errore la persona offesa con chiacchiere e raggiri, cercando di confonderla e intimorirla.
L’ultima in ordine di tempo
E’ diventato allarmante l’aumento dei casi di truffa agli anziani. Nonostante le molte e innovative modalità di truffa, questa resta, forse, una tra le più subdole, perchè nella maggior parte dei casi gli anziani sono in una situazione di tendenziale minorata difesa, spesso incapaci di avere una repentina risposta, talvolta soli in casa e non sempre sorvegliati dalla famiglia. Senza dimenticare poi che spesso non sono nel pieno possesso delle facoltà cognitive e delle proprie capacità fisiche.

L’ultima di queste truffe era stata segnalata nei giorni scorsi nel Pesarese ed è stata risolta dopo un’accurata indagine dai Carabinieri di San Costanzo. Dopo la segnalazione due persone sono state arrestate dal personale della polizia autostradale nei pressi del casello di Pratola Peligna-Sulmona dell’A25 dopo che la loro auto era stata individuata grazie al sistema di videosorveglianza del comune ed erano scattate le ricerche dopo la denuncia dell’anziano resa ai militari.
Decine di segnalazioni
La vettura e’ stata intercettata e fermata in Abruzzo, a bordo i carabinieri hanno rinvenuto oggetti in oro per un valore di circa 20 mila euro e quasi 2000 euro in denaro, presunti proventi del raggiro ai danni dell’anziano che ha poi sporto denuncia. Uno degli uomini fermati era già stato segnalato per possesso di sostanza stupefacente. La procura di Sulmona ha disposto il fermo dei sospettati tanto che entrambi sono finiti in carcere.

Sono in corso verifiche per ricostruire il percorso compiuto dai due truffatori, data la tecnica utilizzata per il raggiro, il finto avvocato che chiede con insistenza e fermezza all’anziano soldi o oggetti di valore per riparare, senza sporgere denuncia, a torti probabilmente commessi da parenti stretti. Ecco perchè gli inquirenti non escludono che i due individui arrestati abbiano commesso altri reati analoghi.