Tesoro sacro ritrovato dopo un anno in un dirupo

I carabinieri hanno recuperato a Moscufo la cassaforte che era stata sottratta un anno fa, contenente l’aureola di San Rocco e gli oggetti sacri.

Una volta rinvenuta la cassaforte, gli oggetti sacri contenuti al suo interno sono stati immediatamente riconosciuti dal parroco, monsignor Massimo D’Angelo, che ha immediatamente dato la notizia ai fedeli.

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Ritrovato il tesoro sottratto alla parrocchia e ora fortunatamente restituito – abruzzo.cityrumors.it

All’interno della cassaforte erano custoditi cinque calici sacerdotali datati tra il ‘700 e l’800, l’aureola in argento, il turibolo per l’incenso, una collana viola e la fascia del santo. Gli oggetti saranno ora riconsegnati alla parrocchia di San Rocco, che potrà riappropriarsi di oggetti dall’elevato valore storico, affettivo e religioso, oltre che economico (è stimato un controvalore per circa 15 mila euro).

La felicità del monsignor D’Angelo

Una volta riconosciuti gli oggetti dopo il ritrovamento avvenuto nella mattinata, monsignor D’Angelo ha annunciato ai fedeli quella che è “una bella notizia dopo circa undici mesi dal furto in parrocchia”, confermando che sono stati “recuperati l’aureola di San Rocco e cinque calici dei sette rubati”.

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San Rocco è uno dei Santi più venerati d’Italia – abruzzo.cityrumors.it

Ricordiamo in questa occasione che l’aureola è riconducibile a uno dei Santi più venerati d’Europa, oltre che patrono di decine di città, anche in Italia.

San Rocco, o Rocco di Montpellier, è stato un pellegrino francese, Santo più invocato dal Medioevo come protettore della peste. La sua popolarità è stata amplificata nel corso dei secoli, con una venerazione come protettore delle malattie che è giunta inalterata fino a oggi: non è un caso che, secondo un recente studio, San Rocco sia stato il Santo più invocato dai cattolici europei per ottenere la guarigione dal Covid-19, dopo Santa Rita.

San Rocco è altresì patrono dei volontari, dei pellegrini, dei viandanti, e ancora di automobilisti, assicurativi, farmacisti, chirurghi, infermieri, becchini, cavapietre, servitori, giovani, animali, invalidi, prigionieri e emarginati.

Sono migliaia nel mondo i luoghi di culto sparsi per il mondo e intitolati a San Rocco. Al Santo francese sono dedicate tra le altre alcune importanti chiese monumentali. Nella sola Italia sono circa 3.000 i luoghi di culto dedicate al Santo, tanto che in quasi tutte le grandi città vi è almeno un luogo dedicato a San Rocco, tra cui quattro chiese a Verona, tre chiese a Napoli, due chiese a Roma, Genova e Venezia, e ancora una a Torino, Palermo, Bari, Trieste, Brescia, Parma e Bologna. In passato vi erano chiese di san Rocco anche a Milano e Firenze.

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