Davvero una brutta disavventura quella capitata a un uomo che a bordo del suo furgone voleva a rientrare alla base di Campobasso nel Molise
Disavventura martedì sera per il conducente di un furgone che dal Vastese avrebbe dovuto raggiungere il Molise. L’autista, partito da Cupello, avrebbe dovuto fare rientro a Campobasso, ma quando l’uomo ha impostato il navigatore e ha seguito le indicazioni stradali che gli venivano date, queste lo hanno portato letteralmente fuori strada tanto da finire impantanato.

Il navigatore satellitare, o GPS, è uno strumento digitale che si basa sulla ricezione del segnale satellitare GPS, acronimo che sta per Global Positioning System. Questo segnale radio viene utilizzato per fornire delle informazioni utili all’utente per la navigazione stradale, accompagnandolo con delle informazioni grafiche estratte da un database stradale. Questo importante utilizzo della tecnologia però a volte può diventare un problema quando il sistema non riesce ad aggiornarsi in tempo utili per “capire” il cambiamento di una strada o la direzione più utile per andare in una certa direzione.
La rivoluzione stradale
C’era una volta la mappa stradale. Quel foglio pieghevole che, una volta aperto, diventava una specie di lenzuolo che solitamente veniva spiegato sul cofano della nostra automobile, dove erano indicate tutte le città e le località anche molto piccole e le relative strade per raggiungerle da ogni parte dell’Italia e dell’Europa.

Oggi tutto questo non esiste più, basta “impostare” sul nostro device o sul display presente sul cruscotto delle moderne automobili, la località d’arrivo e, come per magia, si materializzerà il tracciato da seguire, con tanto di voce fuoricampo che ci suggerisce la direzione da prendere in tempo reale mentre avanziamo verso la nostra meta prescelta. Il navigatore satellitare ha rivoluzionato i nostri spostamenti, quel dispositivo elettronico digitale dotato di capacità di ricezione del segnale radio satellitare GPS integrato con un sistema di database stradale, che riconosce la nostra posizione e può guidarci fino a destinazione.
L’errore fatale del grande fratello
Sempre più spesso però accadono situazione paradossali e quasi comiche, ma che possono trasformarsi in potenziali pericoli. Viaggiando in Italia, soprattutto al centro-nord, succede che i navigatori auto (sia portatili sia integrati a bordo del veicolo) perdano il segnale Gps e non riconoscano le strade che si stanno percorrendo. Quello che appare sullo schermo del navigatore è un allarmante “fuoristrada”. Uno dei motivi è da imputare all’apertura di diverse nuove arterie di collegamento veloce, che non vanno a sostituire vecchie tratte, ma vi si affiancano, costituendo un’alternativa, a volte più rapida o meno trafficata. Esattamente quello che è accaduto a un uomo alcuni giorni fa che dal Vastese avrebbe dovuto raggiungere il Molise.

L’autista, dopo aver impostato il navigatore, ha seguito le indicazioni stradali che gli venivano suggerite, ma arrivato all’altezza di contrada Polercia, il sistema GPS lo ha indirizzato verso le campagne in direzione della strada provinciale 181 Vasto-San Salvo. A un certo punto il furgone è rimasto impantanato vicino a un canalone, tanto che l’uomo oramai completamente fuoristrada e al buio è stato costretto a chiamare il 112 che ha fatto scattare i soccorsi. Nonostante l’intervento dei Vigili del Fuoco, l’autista ha dovuto abbandonare il furgone nel fossato prima di andare a dormire a Vasto. Soltanto il mattino successivo, grazie all’aiuto determinante di un trattore, ha potuto rimettere in strada il furgone e proseguire il viaggio fino a casa.