Questo bellissimo paesino abruzzese ha un primato unico: questo formato di pasta si fa e si mangia solo qui

La tradizione culinaria abruzzese più verace, rivive in un formato di pasta unico in Italia impossibile da trovare in altre zone. 

Borghi antichi, paesaggi naturali mozzafiato e fascino senza precedenti. L’Abruzzo è una delle regioni più affascinanti della penisola italiana, dove poter immergersi in una storia ricca di cultura millenaria e di tradizioni culinarie antichissime. 

 Questo paesino abruzzese ha un primato unico: questo formato di pasta
Abruzzo: il formato di pasta tipico di un piccolo paesino – Abruzzo.cityrumors.it

In particolare, l’Abruzzo si distingue per il suo legame con la pasta, alimento principe della tradizione culinaria di questa regione. Ogni paese offre il suo formato di pasta caratteristico, frutto del susseguirsi di culture, influenze esterne e sapienza contadina.

Dalle sagre, tipiche della zona di Sulmona, fino ai classici maccheroni alla chitarra, simbolo della provincia di Pescara, la varietà di pasta abruzzese è pressoché infinita. Alcuni formati, inoltre, risultano essere estremamente rari, in quanto legati ad alcune zone esclusive della regione e non reperibili altrove.

I pizzicuni: il raro formato di pasta abruzzese

A Carsoli, un piccolo paesino della provincia dell’Aquila, la signora Elisa gestisce il suo ristorante di cucina tradizionale. All’interno del locale, la cuoca propone ancora oggi uno dei formati di pasta più rari dell’Abruzzo, i pizzicuni. Si tratta di una specialità realizzata con pochi semplici ingredienti: farina, acqua e un goccio di olio. Nonostante la loro bontà, questo formato di pasta è soggetto ad una graduale sparizione dal territorio regionale, a causa dei tempi di preparazione e dei passaggi complessi da rispettare.

I pizzicuni raro formato di pasta abruzzesePizzicuni: il formato di pasta tipico di Carsoli (Foto Instagram @vincantosteriamoderna) – Abruzzo.cityrumors.it

Nonostante la semplicità degli ingredienti, la preparazione dei pizzicuni prevede una certa manualità e rapidità. «Il segreto sta tutto nel pizzicare l’impasto, stirandolo velocemente. Ogni pezzo di pasta dev’essere lungo quanto un dito, e poi deve essere buttato in acqua bollente immediatamente», ha raccontato la signora Elisa del V’Incanto Osteria Moderna, lasciandosi andare ad un impeto di orgoglio regionale. Secondo quanto rivelato, inoltre, i pizzicuni necessitano di una fase di riposo precedente alla cottura, in cui la pasta non deve essere ulteriormente toccata.

Il nome “pizzicuni” deriva proprio dal gesto di pizzicare velocemente l’impasto, dando la forma desiderata ad anello. Tipici dei pranzi e delle cene festive della regione, i pizzicuni vengono solitamente proposti con un condimento tradizionale composto da guanciale e salsiccia sbriciolata. Oltre al classico condimento, tuttavia, questa rarissima pasta può essere accompagnata da crema al tartufo, spinaci selvatici o con pomodoro e basilico per chi desidera un gusto più semplice.

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