Roma. Ascoltare il barrito d’amore di 140 cervi a Piane di Pezza, nello scenario naturale del Parco regionale Sirente-Velino. E’ l’essenza dell’autenticità che l’Abruzzo intende promuovere per trasformarsi in una destinazione turistica di respiro nazionale ed internazionale.
Ed è anche l’ambiziosa sfida lanciata dalla Regione che, questa mattina, a Roma, nella splendida cornice della Casa del Cinema, ha presentato alla stampa “Abruzzo Open Day Winter – Non sarà il solito inverno”, il primo atto di un vasto progetto di promozione turistica che partirà il prossimo 26 ottobre e che, per sette giorni, fino al 2 novembre, prevede un ricco ed articolato programma di eventi consultabili sul sito www.opendayabruzzo.it.
Sette giorni e circa 200 eventi dalla montagna al mare passando per i borghi
Sarà possibile soggiornare in Abruzzo a costi molto contenuti (un pernottamento gratis ogni due giorni di permanenza e due giorni gratis ogni sei) mentre per i bimbi da 0 a 12 anni il soggiorno sarà interamente gratuito.
“La domanda di turismo sta cambiando, – ha esordito il vice presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Giovanni Lolli – oggi il turista non si accontenta più di trascorrere un periodo di relax ma è un viaggiatore esigente che intende vivere un’esperienza completa nel territorio che sceglie per la sua vacanza.
In sostanza, il turista vuole capire come si mangia, quali sono le principali attività culturali, desidera conoscere il paesaggio, la storia del territorio che lo ospita. In una parola, vuole portarsi dietro il senso di una identità e l’Abruzzo è in grado di offrire tutto questo e molto di più – afferma Lolli – considerando anche che detiene il “monopolio” dell’alta montagna nel centro-sud e la nostra montagna è capace di emozionare.
Così come siamo monopolisti dell’accoppiata mare-monti che consente, caso raro in Italia ed in Europa, di sciare e di andare a prendere il sole sulla spiaggia nell’arco della stessa giornata. Una regione che può vantarsi – ha aggiunto – di essere considerata uno dei posti meno manomessi dall’intervento dell’uomo.
Un prodotto turistico efficace non lo costruisce solo la Regione ma i veri protagonisti sono gli operatori del settore- ha proseguito – ed in questo contesto, grazie anche alla legge regionale sulle PMC E DMC, si è creata una rete efficace che si sta rivelando una vera carta vincente.
Così come l’idea della rete ha consentito di creare il primo Distretto turistico di montagna nel parco Gran Sasso-Monti della Laga che ora accoglierà anche i territori colpiti dal sisma di Accumoli, Amatrice ed Arquata del Tronto”.
Lolli, a tal proposito, ha sottolineato che “l’Appennino ha fatto la storia dell’Italia e noi abruzzesi, insieme ai fratelli delle altre regioni non abbandoneremo mai i nostri territori ma occorre viverli in sicurezza e stiamo lavorando anche per raggiungere questo obiettivo”.