Sant’Egidio alla Vibrata. Un’assemblea pubblica sulla sicurezza degli edifici scolastici a Sant’Egidio.
L’iniziativa, che segue la richiesta di convocazione di un consiglio comunale sul tema (ancora non soddisfatta), è stata promossa dai due gruppi di minoranza presenti nell’assise civica (Laboratorio Democratico con Gabriele Di Bonaventura e Noi con voi con Elicio Romandini) ed è in programma sabato 8 ottobre al ristorante Don Casorello a Paolantonio con inizio fissato per le ore 10.
La necessità di promuovere l’assemblea pubblica, sottolineano i due consiglieri di minoranza, ” nasce dall’assoluta indifferenza mostrata dal sindaco, Rando Angelini, rispetto alle reiterate richieste di informazioni sul reale stato di sicurezza degli edifici scolastici. Richieste avanzata dai genitori, preoccupati per l’incolumità dei propri figli (alla luce del sisma del 24 agosto, ndr) a pochi giorni dalla riapertura delle scuole”.
Una situazione che a livello cittadino ha prodotto malessere e preoccupazione.
“Prendiamo atto che da allora“, sottolineano ancora Di Bonaventura e Romandini, “nonostante da più parti e a più riprese il Sindaco sia stato invitato a fornire informazioni sull’esito dei primi controlli effettuati e sulle adeguate garanzie per la sicurezza sismica degli edifici scolastici, ad oggi nessuna di queste richieste è stata soddisfatta.
Un silenzio assordante con il quale il Sindaco e i consiglieri di maggioranza tutti, senza eccezioni, hanno cercato di ridimensionare il problema, rotto solo da alcune sterili dichiarazioni a mezzo stampa indirizzate alle opposizioni, colpevoli di voler strumentalizzare la protesta montante dei genitori, con l’iniziativa di richiesta di convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria. Consiglio Comunale, peraltro, ad oggi non ancora convocato”.
Questione che ovviamente non può essere circoscritta ad un mero aspetto politico. A partire dalla petizione firmata da 300 cittadini, raccolte per iniziativa del comitato spontaneo che si è costituito all’indomani del sisma e dell’inagibilità di una struttura scolastica, attraverso la quale sono stati posti interrogativi chiari all’amministrazione comunale.
L’assemblea pubblica, dunque nasce dall’esigenza di dare ancora più forza alle richieste da parte dei genitori e la riproposizione di interrogativi e dubbi che, allo stato attuale, non sembrano essere stati ancora fugati.