Giulianova ha la sua Uoc di Lungodegenza. Il direttore: “Servirà però investire sul personale” VIDEO

È stato ufficializzato il convenzionamento, dal 1° febbraio, con l’Università dell’Aquila per la unità operativa complessa di Lungodegenza nell’ospedale di Giulianova.

È Massimo De Martinis, professore associato del dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente che ha assunto il ruolo di direttore dalla Uoc Lungodegenza, progetto nato con il compianto ex direttore generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano.

“Per la nostra Asl è un passo determinante, per compiere il quale è stato basilare il sostegno del prorettore e direttore dello stesso dipartimento Mesva, il professor Guido Macchiarelli, e del rettore Edoardo Alesse”, ha esordito il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, il quale ha ricordato che il rapporto fra la Asl di Teramo e l’università dell’Aquila è di lunga data e nel corso degli anni ha portato a proficue forme di collaborazione sotto forma di convenzionamento per la gestione di alcuni reparti ospedalieri (in ordine di tempo, oltre alla Lungodegenza, la Uoc di Medicina di Sant’Omero affidata al professor Davide Grassi), ma anche nell’attivazione del corso di laurea in infermieristica all’interno dell’azienda sanitaria teramana.

Di Giosia ha ringraziato per l’impegno profuso Luigino De Berardis, direttore della Uoc di Medicina interna dell’ospedale giuliese, che finora ha ricoperto anche l’incarico di direttore facente funzione della Lungodegenza, reparto che ha fatto crescere nonostante si sia dovuto dividere fra i due ruoli, molto impegnativi.

Apprezzamento anche dal sindaco di Giulianova Jwan Costantini che ha anche ringraziato il personale “che si è impegnato per fronteggiare l’emergenza Covid, con risultati straordinari. Ricordo ad esempio che in una notte con il direttore Di Giosia abbiamo deciso di aprire una struttura rivelatasi fondamentale come quella di bivio Bellocchio”.

Il professor Macchiarelli ha affermato: “Non possiamo dire che la nostra sanità sia seconda a nessuno, ma ora è il momento di diventare professionisti nella qualità della sanità, in qualsiasi comunità di questo Paese. Il ruolo dell’Università dell’Aquila è quello di portare innovazione: noi facciamo ricerca e sperimentazione e siamo inseriti in un panorama internazionale”.

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