Annuncio davvero allarmante quello arrivato nelle scorse ore per Jannik Sinner. Il motivo, purtroppo, è sempre lo stesso
Un’altra vittoria, stavolta alquanto scontata, per Jannik Sinner che ha ricevuto il premio come miglior tennista italiano dell’anno ai Supertennis Awards nella cerimonia che si è tenuta ieri sera a Milano.
Una serata di gala per il tennis italiano nella quale sono stati celebrati i grandi trionfi di un’annata indimenticabile. Oltre alle vittorie personali di Sinner nuovo numero del ranking Atp, nel 2024 sono arrivate i successi in Coppa Davis e Billie Jean King Cup, la medaglia d’oro olimpica di Errani/Paolini nel doppio, quella di bronzo in singolare di Musetti, tre successi in singolare di Berrettini e anche l’affermazione della stessa Paolini nel Masters WTA di Dubai.
Sorridente e rilassato, Sinner ha concesso varie interviste e si è divertito sul palcoscenico insieme a Piero Chiambretti e Matteo Berrettini. Nei prossimi giorni, Jannik si recherà a Dubai per sostenere la parte iniziale della preparazione in vista del 2025 che, per il campione azzurro, comincerà direttamente dall’Australian Open.
Sinner, l’anticipazione sul verdetto è davvero preoccupante
Le prossime settimane non saranno semplice da affrontare per Sinner che attende di conoscere il verdetto del TAS sulla richiesta di squalifica presentata dalla WADA per la positività al Clostebol, riscontrata in un controllo effettuato durante lo scorso Masters di Indian Wells. Uno o due anni di stop, questa la pena che l’Agenzia Mondiale Antidoping vuole infliggere a Sinner, ribaltando il precedente verdetto favorevole dell’ITIA che ha scagionato l’azzurro da ogni colpevolezza.
L’ITIA ha ritenuto fondata la tesi difensiva presentata da Sinner che ha documentato come la positività con la sostanza proibita (peraltro riscontrata in quantità infinitesimali) sia scaturita per contaminazione con una pomata utilizzata dal suo fisioterapista per cicatrizzare una ferita a un dito della mano.
Una difesa che non convince Tim Fuller, un avvocato australiano che ha difeso e fatto scagionare la nuotatrice Shayna Jack (campionessa olimpica in staffetta a Parigi) da un procedimento per doping intentato dalla WADA. Intervenuto al Sunday Morning Herald, Fuller ritiene che l’assoluzione di Sinner sarà ribaltata con un provvedimento sanzionatorio nei confronti del tennista.
“La WADA accetta che l’assunzione del Clostebol non sia stata intenzionale ma sostiene che l’atleta abbia avuto un certo grado di colpa e negligenza per quanto accaduto“, questa la tesi dell’avvocato il quale ritiene che il giudizio verterà proprio sulla presunta responsabilità oggettiva di Sinner. Qualora quest’ultima fattispecie venisse accertata dal TAS, per Fuller non ci sono dubbi su quella che potrebbe essere la sentenza sul ricorso WADA.
“Fino a un anno di squalifica sarebbe la sanzione se fosse conclamato un basso grado di negligenza“, questa l’anticipazione del legale che spaventa tutti i fan del numero uno del mondo. La sentenza del TAS – e questa è una certezza – è attesa non prima dell’11 febbraio 2025. E’ stato pubblicato infatti il programma delle prossime udienze del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna e, fino a quella data, non è prevista quella sulla possibile squalifica di Sinner.