Nel 2025 arriveranno diverse novità per i percettori dell’Assegno Unico Universale: cosa cambierà nello specifico dal prossimo anno.
L’Assegno Unico Universale subirà delle importanti modifiche a partire dal prossimo anno. Il contributo, rivolto alle famiglie con figli sino a 21 anni di età e senza limiti anagrafici per i figli disabili, è stato potenziato dal Governo.
Grazie alle novità che entreranno in vigore ufficialmente nel 2025, i nuclei familiari beneficiari dell’Assegno Unico potranno ricevere importi più alti ed accedere anche a nuovi sostegni economici. Nel prossimo paragrafo, tutti i dettagli che bisogna conoscere in merito al contributo che, già da anni, ha sostituito le precedenti misure di sostegno alla natalità.
Assegno Unico, tutte le novità dal 2025: cosa cambierà per i beneficiari del sostegno
Sono diverse le novità che il Governo ha deciso di introdurre per l’Assegno Unico Universale in vista del prossimo anno. Il contributo economico, che prevede l’erogazione di importi da un minimo di 57 ad un massimo di 199,40 euro mensili per ogni figlio, a cui si aggiungono eventuali maggiorazioni per specifici casi, nel 2025 sarà potenziato.
La modifica più rilevante riguarda sicuramente l’esclusione delle somme percepite dai beneficiari dell’Assegno Unico dal calcolo Isee per chi richiederà il bonus asilo nido. Quest’ultimo è il contributo rivolto alle famiglie con figli sino a tre anni di età per sostenere le spese per la frequentazione degli asili, sia pubblici che privati, o per l’assistenza domiciliare in caso di figli affetti da gravi patologie.
Il sostegno, che può arrivare sino ad un massimo di 3.600 euro annuali, viene calcolato in base al reddito del nucleo familiare, dunque, grazie alla novità introdotta dal Governo, molte famiglie potranno accedere al bonus o ricevere importi più alti. Lo stesso accadrà anche per la nuova Carta per i nuovi nati, il sostegno introdotto attraverso la nuova Legge di Bilancio, che prevede un’indennità una tantum di mille euro per i bambini che nasceranno nel 2025 e riservato alle famiglie con un Isee non superiore alla soglia dei 40mila euro.
Sommando i due contributi, le famiglie in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, oltre all’Assegno Unico Universale, potrebbero ricevere una cifra totale di 4.600 euro durante il prossimo anno. Infine, cambieranno anche le mensilità dell’Assegno Unico per via della rivalutazione che si basa sul tasso d’inflazione. Le cifre, come accadrà alle pensioni e alle varie prestazioni previdenziali, dunque, saliranno in base al tasso accertato dall’Istat che è stato ufficializzato allo 0,8%.