Guai a non finire per la Juventus che nella prossima sessione di mercato potrebbe perdere una pedina preziosa della rosa.
Doveva essere la stagione del riscatto per la Signora del calcio italiano. E invece l’annata calcistica che si sta per concludere è stata sostanzialmente deludente. Solo la Coppa Italia potrebbe salvarla. Per buona parte del campionato la Juventus ha dato l’impressione di potersela giocare fino in fondo con l’Inter per lo scudetto. Poi, dopo la sconfitta di misura patita per mano dei nerazzurri a San Siro, tutto è cambiato.
Dal tonfo di San Siro in avanti è iniziato un altro campionato per la Juve e sono tornati ad affacciarsi vecchi fantasmi. Una cosa è certa: la Juve non è più la macchina da guerra che sfornava scudetti in serie. L’addio, per limiti anagrafici, di leader come Buffon, Chiellini e Bonucci ha lasciato un vuoto che ancora non è stato colmato. Uno dei leader di oggi, il capitano Danilo, dopo il 2-2 di Cagliari ha recitato il mea culpa per il suo vistoso calo di rendimento nella seconda parte della stagione.
Già, leader. Non ce ne sono molti nella Juventus di oggi, che si scopre orfana di punti di riferimento in campo, oltre che di vittorie. Tanto più che le zebre rischiano di perdere un altro giocatore che, come lo stesso Danilo, poco alla volta è diventato uno di quei leader silenziosi che tengono in piedi la baracca quando fuori infuria la tempesta.
Calciomercato Juventus, i bianconeri rischiano una perdita clamorosa
Il netto calo di rendimento ha reso incerto il futuro del vicecapitano juventino, Adrien Rabiot, faro del centrocampo bianconero che quest’anno ha messo insieme numeri meno brillanti di quelli dell’anno passato, quando aveva timbrato 11 volte il cartellino in zona gol, con 6 assist, il tutto in 48 partite. In questa stagione l’ex Psg è fermo a 4 gol e 3 assist in 29 partite.
A Cagliari poi la mezzala francese ha perso praticamente tutti i contrasti e sei duelli. Una prestazione deludente per uno della sua caratura.
La cruda contabilità dei numeri si accompagna poi a una preoccupante involuzione sul piano fisico e del temperamento. Il classe 1995 ultimamente è apparso svogliato, slegato dalla manovra.
Non certo all’altezza del Rabiot al quale Allegri ha affidato le chiavi del centrocampo. Ma di leader, come detto, la Juve ha bisogno come il pane, soprattutto in mezzo al campo. Alla Continassa perciò cercheranno di tenersi stretto Rabiot.
Perderlo a parametro zero – il calciatore potrebbe essere venduto per 20 milioni di euro – sarebbe un guaio tecnico ma anche economico. Le trattative per prolungare il contratto con la mamma-agente Veronique sono partite ma finora sembrano esserci state solo fumate nere.
Rabiot vuole capire di più sui progetti bianconeri per il futuro, sicuro di essere uno dei pupilli di Allegri e di avere tra gli estimatori anche il probabile sostituto in caso di partenza del mister toscano, ovvero Thiago Motta.
Con ogni probabilità tutto sarà rimandato dopo il finale di stagione e l’Europeo. Appare certo però che il francese spingerà per un rinnovo più lungo di quello annuale della scorsa stagione, così come per un sostanzioso aumento rispetto ai 7 milioni di euro percepiti adesso. In caso di addio, alla finestra ci sono club come Manchester United e Newcastle e il fascino della Premier che da tempo alletta Rabiot.