La rendita vitalizia è la risposta ideale ad un futuro pensionistico più sicuro e stabile. Tuttavia non tutti sanno come poterla ottenere
Nel contesto attuale delle pensioni, sia nel settore privato che nelle Pubbliche Amministrazioni, la valorizzazione dei periodi assicurativi è diventata una priorità per garantire una pensione dignitosa ai lavoratori.
Tuttavia, ci sono casi in cui i periodi di contribuzione caduti in prescrizione, specialmente nel settore privato, rappresentano una sfida significativa. Ma esiste una soluzione: la costituzione di una rendita vitalizia.
Come richiedere la rendita vitalizia
Secondo quanto stabilito dalla legge 12 agosto 1962, n. 1338, e successivi provvedimenti, i periodi di contribuzione prescritti possono essere valorizzati mediante la costituzione di una rendita vitalizia. Le istruzioni dettagliate su questa procedura sono fornite dalla Circolare INPS n.25/2020, con ulteriori dettagli per specifici casi.
Per valorizzare questi periodi contributivi, sia i datori di lavoro che i lavoratori hanno il diritto di richiedere la costituzione della rendita vitalizia. Questa richiesta può essere presentata anche dai superstiti del lavoratore (oltre che dal datore di lavoro stesso, che ha omesso il versamento dei contributi e intende mettersi in regola o
dal lavoratore anche nel caso in cui presti ancora attività lavorativa o abbia già ottenuto la pensione) dimostrando l’esistenza e la continuità del rapporto di lavoro.
La documentazione necessaria include buste paga, libretti di lavoro e altri documenti comprovanti il rapporto di lavoro. La procedura per richiedere la rendita vitalizia varia a seconda se la domanda viene presentata dal lavoratore o dal datore di lavoro.
Nel primo caso, esiste una procedura telematica specifica accessibile tramite il portale dedicato dell’INPS. In alternativa, si può contattare il Contact Center multicanale o rivolgersi a patronati e intermediari per assistenza. Se è il datore di lavoro a presentare la domanda, questa deve essere inviata all’INPS tramite il modulo apposito o tramite enti di patronato.
Quanto costa riscattare i periodi prescritti? Dipende dalle norme che regolano la liquidazione della pensione, sia con sistema retributivo che contributivo. Il calcolo dell’onere di riscatto tiene conto della collocazione temporale dei periodi da riscattare e delle anzianità.
Una volta accettata la domanda di riscatto, verranno fornite indicazioni sulle modalità di pagamento e i termini per effettuare il versamento attraverso una notifica ufficiale. Rimane chiaro che la valorizzazione dei periodi assicurativi caduti in prescrizione rappresenta un passo cruciale per garantire la sicurezza finanziaria durante la pensione.
Grazie alla possibilità di costituire una rendita vitalizia, i lavoratori hanno la possibilità di recuperare i contributi persi e assicurarsi una pensione più stabile e sicura per il futuro.