Il Pescara finalmente c’è: battuta la Turris

Pescara (4-3-3) Plizzari; Crescenzi, Brosco, Mesik, Milani; Rafia, Palmiero, Kraja; Merola, Lescano, Kolaj. In panchina: Sommariva, D’Aniello, Boben, Pellacani, Ingrosso, Gozzi, Aloi, Mora, Germinario, Delle Monache, Desogus, Vergani, Cuppone. Allenatore: Zdenek Zeman

Turris (3-4-3) Fasolino, Boccia, Miceli, Frascatore, Vitiello, Franco, Zampa, Rizzo, Leonetti, Maniero, Guida. In panchina: Perina, Antolini, Taugourdeau, Finardi, Maldonado, Giannone, Schirò, Haoudi, Longo. Allenatore: Gaetano Fontana

Reti: 52’ Merola, 60’ Lescano, 77’ Vergani, 78’ Frascatore

Arbitro: Michele Delrio di Reggio Emilia.

Dimenticare la sconfitta di Messina: questa la missione di Zeman contro la Turris, e del Pescara obbligato a staccarsi dal Foggia, coinquilino in terza piazza.

La sveglia al match la suona Lescano, che all’8’ e al 10’ spara due volte contro Fasolino,la prima direttamente sul petto del portiere, la seconda a pochi centimetri dal palo. La Turris fatica ad organizzarsi in attacco, così il Pescara cerca di prendere piede e al 23’ ci riprova con Merola, che accorre sullo scarico di Milani e la gira di poco fuori dalla porta ospite. Quello biancazzurro diventa forcing, ma Merola sbaglia ancora, clamorosamente, al 33’: servito in corsia preferenziale in area da Kolaj, spara alto frettolosamente. Merola non demorde e al 41’ fa tutto bene, tuffandosi di testa sull’ennesimo cross di Kolaj, ma stavolta è Fasolino che riesce a respingere il tentativo ravvicinato. Il primo tempo si chiude con un solo tentativo saliente degli ospiti, al 28’: Franco spara con il sinistro dal limite ma trova Plizzari pronto a salvare la traversa.

I biancorossi, però, si svegliano di colpo a inizio ripresa, con Maniero che si avita alla perfezione per deviare di testa un cross sottoporta di Haoudi, ma la guardia stretta di Brosco gli fa sbagliare la mira di pochi centimetri. Il Delfino non arretra e al 51’ Kolaj si riaffaccia in area ospite, fermato con un calcione agli stinchi non sanzionato in alcun modo all’arbitro Delrio. Ad imbeccarlo Rafia, che un minuto dopo replica saltando ben 3 difensori, per mettere letteralmente Merola davanti alla porta, dove deve solo spingerla dentro. 1-0. L’entusiasmo spinge i biancazzurri che al 60’ raddoppiano: Kolaj riceve un tracciante sul limite a sinistra, entra, si accentra e sgancia il destro dritto in rete. 2-0. Lescano, invitato da un filtrante di Merola, ha sui piedi il colpo del tris al 70’ ma Fasolino gli nega ancora la gioia con una respinta in uscita. Turris sulle gambe Pescara in grande spolvero, la terza rete arriva al 77’: Crescenzi fraseggia sulla destra, Rafia riceve, palleggia e serve in area piccola, Vergani la deposita in porta. 3-0. La sbavatura difensiva non manca alla squadra di Zeman, che un minuto più tardi permette a Frascatore di segnare di testa su corner il 3-1. Mora cerca di chiudere definitivamente i giochi con una discesa sulla sinistra all’85’, chiuso da un secco destro rasoterra, ma Fasolino respinge con i piedi. Qualche colpo di coda dei campani nel finale ma non c’è tempo né sostanza per impensierire gli adriatici, che tornano a vincere.

E a convincere, finalmente, dopo le prima gare gestite da Zeman non abbastanza concrete da far parlare di svolta. La mano del boemo si inizia a sentire e lascia ben sperare per un finale di stagione promettente.

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