Un nuovo pivot per la Tombesi: Luka Peric

Ortona. Dopo Decio Restaino, arriva il secondo squillo nel mercato di gennaio della Tombesi. Dalla serie A, e in particolare dal Lollo Caffè Napoli (che la società ringrazia per la buona riuscita della trattativa), arriva il pivot Luka Peric, classe 1997.

 Dotato di grande presenza fisica (191 cm di altezza), Luka ha giocato a Spalato e a Zagabria, prima di arrivare la scorsa estate a Napoli. 4 gol segnati in serie A con la maglia azzurra, nella sua ancor breve carriera ha avuto l’opportunità di giocare la Futsal Cup (la Champions del calcio a 5) e di vestire più volte la maglia della Nazionale del suo paese. Si tratta di un innesto di grande livello per la Tombesi, un atleta giovane ma già con una buona esperienza alle spalle, che colma nel migliore dei modi l’unica lacuna che era ancora presente nel roster gialloverde. Le sue doti tecniche e atletiche si integreranno perfettamente, nelle intenzioni dello staff tecnico, con il resto della squadra, dando alla Tombesi una serie di opzioni tattiche in più nel corso delle partite.

 “Sono molto contento di essere qui a Ortona – queste le prime parole in gialloverde di Luka Peric –. Il mio primo obiettivo sarà quello di aiutare la Tombesi a conquistare la serie A, poi certo spero anche di giocare con continuità e di fare quanti più gol possibile. Sono da poco in Italia e quindi ammetto di non sapere molto della Tombesi, né dei miei nuovi compagni, ma sono sicuro che mi integrerò in breve tempo e potrò presto dare il mio contributo in campo”.

 “Sono molto soddisfatto delle operazioni messe a segno dalla società in questa finestra di mercato – ha aggiunto mister Antonio Ricci –. Con gli arrivi di Restaino e Peric sono state accontentate tutte le mie richieste e nel miglior modo possibile, scegliendo due giocatori di cui io stesso avevo fatto il nome. Luka in particolare è un elemento di grande livello, e venire a giocare in una squadra già collaudata come questa Tombesi lo aiuterà ad inserirsi facilmente e a crescere. La società ha fatto quello che doveva, ora tocca a noi, staff tecnico e giocatori, tradurre sul campo le enormi potenzialità di questo gruppo”.

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