Udine amara, le Furie affondano bell’ultimo quarto

Chieti. Chieti schiera in campo Venucci, Golden, Davis, Sergio e Mortellaro; Udine risponde con Nobili, Ray, Ferrari, Castelli e Zacchetti. Dopo una prima situazione di sostanziale equili-brio tra le due squadre, Chieti mette la freccia grazie a due triple di Davis, portando i bian-corossi sul +4 (6-10).I

 In fase offensiva, Udine è troppo macchinosa, complice la difesa a zona ben impostata dalla Proger che non permette agli uomini di Lardo di esprimere al meglio il proprio gioco. Con il passare dei minuti e con le prime triple bianconere realizzate da Castelli e Okoye, Udine accorcia le distanze e riporta la partita sul binario di parità ma allo scadere del decimo minuto è ancora la Proger ad essere avanti per 24-22. Nel secondo quarto, Zucca e Allegretti con due schiacciate portano Chieti sul +6 (22-28), coach Lardo scuote i suoi, Okoye recepisce il messaggio e dall’arco scalda il pubblico friuliano (25-28). In fase di possesso, Chieti sbaglia troppo rispetto al primo quarto, Udine ne approfitta e materializza il primo vantaggio dell’incontro grazie al solito Traini e a Cuccarolo (35-33). La Proger, per buona parte del secondo quarto, è costretta a rincorrere ed è sotto di quattro punti prima dell’intervallo lungo: 41-37. Alla ripresa, Chieti scende in campo più determinata mentre Udine ha ancora la testa negli spogliatoi: Sergio dall’arco porta nuovamente Chieti avanti (45-46), i teatini però non sfruttano il momento “no” al tiro dei friulani. Il terzo quarto è per buona parte equilibrato con errori sia da una parte che dall’altra, Chieti resiste fino al minuto 29 poi i friulani, con un parziale di 4-0, si portano avanti in chiusura di frazione per 56-51. Quando si riparte, spinta dal proprio pubblico, Udine sfodera un incredibile parziale di 12-2 (68-53) grazie ad un ritrovato Allan Ray, cresciuto con il passare dei minuti, e ad un ispiratissimo Cuccarolo, bravo sia a smarcare i propri compagni che in fase realizzativa. Chieti, troppo larga in difesa e lenta in attacco, si lascia andare con il passare dei minuti. Udine consolida il suo vantaggio e chiude l’incontro sul 79-64.

 Dopo la seconda sconfitta consecutiva, che ha comunque visto la Proger competere testa a testa per trenta minuti contro Udine, squadra dal budget importante, coach Galli disami-na lucidamente l’incontro: “Abbiamo disputato una partita a doppia faccia, per i primi tre quarti, fino al 51-50 abbiamo, malgrado i problemi di falli di Golden, contrastato una buona squadra come Udine. Peccato che nell’ultimo quarto, alle prime difficoltà, non siamo riusciti a trovare la giusta reazione di squadra, giocando con troppa fretta di recuperare e senza controllare il ritmo, non pensando al fatto che la partita fosse ancora lunga.I padroni di casa, dal canto loro, grazie ad un ispiratissimo Allan Ray, sono stati bravi ad allungare il passo e a chiudere la partita. Peccato per i tre falli nei primi quattro minuti di Trae, è ovvio che è dura per lui rientrare in partita ma credo sia normale, deve però crescere nel gestire situazioni difficoltose e capire tatticamente quando può essere aggressivo e quando no perché, per una squadra come la nostra, in attacco ci condiziona. Loro, essendo una squadra lunga, ci hanno pressato per quaranta minuti ed è chiaro che alla fine un po’ di energie sono venute meno, ma non mi è piaciuta la reazione mentale dei miei giocatori. Penso che a questa squadra non manchi un leader ma ritengo che proprio il team debba essere il leader di se stesso: tutti insieme dobbiamo pensare come un’unica cosa e renderci conto che in un campionato di A2 bisogna giocare con la stessa lucidità per tutti i quaranta minuti. Dobbiamo però ricordare la caratura dei nostri avversari, che sicuramente lotteranno per le prime posizioni e non dimenticare il nostro buon approccio alla gara. La loro difesa ha svolto un grande lavoro, specie Truccolo che ha condizionato Davis nel non riuscire ad attaccare mai il ferro: in ogni prestazione andrebbero analizzati i demeriti della propria squadra, i meriti degli avversari e la qualità degli stessi, che questa sera avevano a disposizione uno dei migliori roster del campionato. Penso che i risultati della squadra siano in linea con quanto mi aspettassi ad inizio campionato: è chiaro che il rammarico c’è perché le gare con la Fortitudo e con Mantova ci lasciano ancora l’amaro in bocca, ma noi eravamo consci delle difficoltà del campionato e sapevamo il tipo di torneo che ci apprestavamo ad affrontare. Rispetto alla disfatta di Trieste abbiamo fatto un passo in avanti ma non ancora sufficiente per essere al livello delle altre squadre. La gara di domenica contro Imola andrà affrontata con quaranta minuti di intensità, dobbiamo disputare il match con il giusto atteggiamento e sono certo che i miei ragazzi disputeranno una partita vera”.

APU GSA CHIETI 79 – 64 (22-24, 41-37, 56-51)

APU GSA UDINE
Diop 1, Castelli 18 (5/10 da due, 1/1 da tre), Okoye 8 (1/4, 2/3), Zacchetti 2 (1/2), Truccolo 10 (2/2, 1/3), Nobile (0/1 da tre), Cuccarolo 6 (3/4), Traini 8 (1/4, 2/3), Ferrari 2 (1/2), Va-nuzzo 2 (0/1), Ray 22 (6/11, 1/8); non entrato: Chiti. Coach Lardo.

PROGER PALLACANESTRO CHIETI
Golden 5 (2/9, 0/2), Mortellaro 13 (3/3), Clemente, Piazza, Allegretti 6 (3/5), Venucci 7 (2/4, 1/3), Piccoli 4 (2/5, 0/2), Zucca 8 (4/5), Sergio 6 (0/1, 2/9), Davis 15 (0/3, 5/7). Coach Galli.
Arbitri Perciavalle, Triffiletti e Costa.
Note Tiri liberi: Apu Gsa 18/22, Chieti 8/13. Rimbalzi: Apu Gsa 39 (Castelli, Okoye, Cucca-rolo e Traini 5 ciascuno), Chieti 30 (Sergio 7). 5 falli: Mortellaro al 39? (78-62); antisportivi a Piazza al 31? (59-51) e Zucca al 34? (68-55). Spettatori: 2480.

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