Un gran Pescara beffato in casa della capolista Modena

Modena (4-3-2-1): Gagno; Ciofani, Piacentini, Pergreffi, Azzi; Scarsella, Gerli, Armellino; Tremolada, Giovannini; Ogunseye. A disposizione: Narciso, Ponsi, Renzetti, Magnino, Mosti, Oukhadda, Minesso, Longo, Duca, Di Paola, Baroni. Allenatore: Attilio Tesser

Pescara (4-2-3-1): Sorrentino; Zappella, Ingrosso, Drudi, Veroli; De Risio, Pompetti; Clemenza, Pontisso, Rauti; Cernigoi. A disposizione: Iacobucci, Di Gennaro, Rasi, Illanes, D’Ursi, Cancellotti, Nzita, Frascatore, Ierardi, Ferrari. Allenatore: Gaetano Auteri

Reti: 94′ Minesso

Arbitro: Collu di Cagliari.

In casa della capolista Modena, il Pescara cerca l’impresa per continuare a migliorare il piazzamento play-off: Auteri è ormai si fida di Cernigoi, punta avanzata davanti a Clemenza, Pontisso e Rauti. Tesser cerca il ventitreesimo risultato utile con Ogunseye davanti a Tremolada e Giovannino.

Avvio scintillante, con il Pescara che ci prova due volte in 6 minuti con Pontisso e Clemenza. Il Modena risponde subito al 9’ con Giovannini imbucato da Ogunseye e Drudi che devia in corner in scivolata. Rigore piuttosto lampante negato a Cernigoi all’10’: va giù in area su un intervento scoordinati di Piacentini ma per Collu è tutto regolare. I biancazzurri reagiscono immediatamente con Rauti in contropiede: ottimo il cross radente per Cernigoi che, però, manca il controllo a due metri dal goal e senza marcature. Delfino costantemente pericoloso: al 21’ Clemenza si libera al tiro di controbalzo dal limite, una freccia velenosa che esce di poco. L’intesa tra Cernigoi e Clemenza mette non poco in agitazione la retroguardia gialloblu, costretta ad evitare sbavature per tenere Gagno al sicuro. Varie le sortite degli adriatici prima dell’intervallo: i padroni di casa rientrano negli spogliatoi suonati come un pugile.

Il Delfino rientra in campo con lo stesso piglio: Cernigoi, al 52’, arriva come un razzo nel cuore dall’area, chiamato da una perla di Pontisso, e servono 3 difensori in tackle per murarlo. Auteri però vuole cambiare passo e inserisce D’Ursi e Nzita proprio per Pontisso e Cernigoi. La squadra di Tesser alza il ritmo ma gli abruzzesi difendono con ordine e il match resta equilibrato. Su Drudi, però, pesa un’ammonizione da inizio ripresa: gli avversari ci marciano e al 77’ il secondo giallo gli vale l’espulsione. Auteri deve difendersi con Cancellotti e Illanes e sacrifica Clemenza e Rauti. La pressione modenese diventa estrema, per la difesa biancazzurra il finale è un tour de force, affrontato con gran personalità anche da Nzita. Al 91′ Mosti fa tremare Sorrentino con un colpo di tacco velenoso su traversone di Oukhadda, ma la retroguardia si fa trovare ben schierata. Il recupero, però, è di 4 minuti, e all’ultimo istante gli emiliani riescono a segnare: botta centrale di Mosti, Minesso si butta in traiettoria e devia in porta beffando l’uscita di Sorrentino. 1-0 e triplice fischio.

Una beffa enorme per il Pescara, capace di una prova maiuscola per oltre un’ora e privata di un rigore che avrebbe, molto probabilmente, cambiato le sorti della partita fin dall’inizio. Con l’uomo in meno, poi, è difficile competere contro una squadra come il Modena, ma gli ultimi minuto potevano essere meglio gestiti dalla truppa di Auteri.

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