L’agonia di Cirsu-Sogesa

discarica_grascianoNotaresco. Ennesima puntata della storia infinita Cirsu-Sogesa. “Da qualche giorno l’azienda ha posto in cassa integrazione decine di lavoratori, lo stipendio di aprile e le varie indennità arretrate non sappiamo quando verranno erogati. Più volte abbiamo chiesto a tutti gli attori interessati (Regione, Provincia, Sindaci, Consigli di Amministrazione di Cirsu e Sogesa), la discarica di Grasciano si farà? Il polo tecnologico avrà un futuro? Alla data odierna nessuna risposta, solo un silenzio assordante. Il piano industriale esiste? Oppure la fantasia al potere (parafrasando uno slogan del ’68 ) è realtà?”

Sono tante le domande che Amedeo Marcattilli (Fp Cgil) e Serafino Masci (Femica Cisl) rivolgono alle istituzioni che ancora non hanno trovato la soluzione giusta per far ripartire il Cirsu e Sogesa. Interessi contrastanti tra pubblico e privato, e anche tra i sindaci ma il servizio, non eccelso, costa sempre più ai cittadini che pagano le conseguenze insieme ai lavoratori finiti in cassa integrazione.
“Non è possibile che Cirsu e Sogesa – scrivono Marcattilli e Masci – da mesi si rimpallano responsabilità senza che nessuno prenda una decisione, chi ha il potere di decidere lo faccia è dica quali sono le prospettive per i lavoratori e l’azienda. Da parte nostra, come sempre, metteremo in campo tutte le iniziative affinché questa storia infinita abbia una conclusione positiva sia per i lavoratori che per i cittadini fruitori di un servizio essenziale”.

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