Sogesa, sindacati chiedono incontro con il Prefetto di Teramo

protesta_sogesaTeramo. Un incontro con il prefetto di Teramo per discutere della vicenda Sogesa. A richiederlo questa mattina sono state Cgil e Cisl. “Il futuro è incerto e per alcuni versi denso di un possibile intreccio non leggibile e decifrabile”, scrivono i sindacati provinciali. A rivolgersi a Eugenio Soldà sono stati Amedeo Marcattili e Serafino Masci, rispettivamente per la Cgil e la Cisl.

La richiesta, si legge nella lettera, è di un tavolo di discussione insieme a Regione, Provincia, comuni soci del consorzio, Cirsu, Sogesa e le rappresentanze sindacali provinciali e aziendali, per stendere un protocollo “che faccia chiarezza sulle prospettive, sul destino dei lavoratori e su quale idea e/o volontà si ha rispetto alla soluzione della questione rifiuti nell’area interessata”. Già nel novembre scorso il prefetto era intervenuto nell’intricata questione Sogesa. Di fronte al blocco degli operai che reclamavano gli stipendi arretrati, con i rifiuti per le strade, Camerino convocò i vari attori della questione facendo stilare un accordo. Cinque mesi dopo la situazione non è mutata.Un incontro, quello chiesto dalle due sigle sindacali, perché “il tema è di così rilevante delicatezza che occorre che tutto si svolga nella massima trasparenza e per i risvolti che tale tema per i cittadini, per le aziende, per i costi e gli effetti conseguenti”. La richiesta al prefetto arriva in giorni molto caldi per il futuro di Sogesa. Mercoledì, secondo i vertici della società, dovrebbe essere pagato ai 130 dipendenti lo stipendio di febbraio, mentre marzo rimane ancora un punto interrogativo. Da definire, oltretutto, la stessa vita della partecipata del Cirsu. I sindaci del consorzio saranno chiamati nei prossimi giorni a decidere se riaffidare con ordinanze il servizio di raccolta e trasporto rifiuti a Sogesa, servizio che, anche se mai interrotto, si trova in una sorta di limbo normativo dopo il parere del Garante per la concorrenza. Una decisione che sarà ancora più delicata per due dei sei comuni soci, Roseto e Bellante, chiamati alle urne il mese prossimo per scegliere i loro nuovi consigli comunali.

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