Vongole contaminate, il Ministero smentisce: “notizia priva di fondamento”

La notizia, circolata in rete e amplificata da alcune testate nazionali, si è rivelata una bufala seccamente smentita dal Ministero della Salute.

Ennesimo capitolo nella lunga saga delle bufale diffuse via web, con l’aggravante in questo caso, che a cadere nella trappola del falso allarme sul consumo di vongole veraci siano state anche alcune testate nazionali. Il testo circolato in rete e poi ripreso da alcuni media recitava: “ il sistema di allerta rapido europeo per la sicurezza alimentare ha invitato a prestare la massima attenzione a non consumare vongole veraci senza prima sottoporle al servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL competente”.

In molti hanno subito notato che qualcosa non quadrava, ad esempio il fatto che non fosse indicata l’area di provenienza dei prodotti pericolosi, ma i lettori più distratti hanno creduto alla bufala, contribuendo poi a diffonderla ulteriormente tramite la condivisione sui propri profili.

La diffusione dell’allarme ha raggiunto livelli tali, che sulla questione è dovuto intervenire il Ministero della Salute, che in nota ufficiale ha chiaramente definito la notizia “priva di fondamento”. La smentita del Ministero prosegue spiegando che l’allerta 2016.1725, cui fanno riferimento alcune varianti del messaggio di allarme circolato, “ si riferisce ad una specifica non conformità (superamento dei limiti di E. Coli) rilevata in una singola area marina di produzione di molluschi, nel corso dei controlli ufficiali effettuati routinariamente dalle ASL. Il prodotto non conforme, peraltro, è già stato oggetto di ritiro dal mercato, misura a tutela della salute dei consumatori”.

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