Strada dei Parchi e Parco Nazionale: nuova barriere in autostrada e sensibilizzazione sulla tutela della fauna

Lo portiamo scritto nel nome. La nostra infrastruttura, unica nel suo genere, oltre a penetrare nella più popolosa area metropolitana italiana fino al cuore della Capitale, ha il privilegio e la responsabilità di lambire ben tre Parchi Nazionali, due Parchi Regionali e almeno quattro Riserve Naturali, da 0 a circa 2.800 metri di quota.

 

Strada dei Parchi pone al centro della propria missione la sicurezza e il comfort dei propri clienti e, in un territorio come quello attraversato dalla rete autostradale A24-A25, questa esigenza è inscindibile dalla tutela di un ecosistema caratterizzato da una biodiversità irripetibile e particolarmente fragile. Una varietà unica di paesaggi, in equilibrio con contesti antropici e faunistici molto differenti, ciascuno dei quali merita una specifica attenzione. Questa esigenza di sicurezza unita alla tutela ha portato a definire un’intesa con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, promossa dal Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, e dal Commissario straordinario per la messa in sicurezza di A24-A25, Maurizio Gentile.

 

Si articola in un progetto di tutela della fauna, che comporta un ulteriore innalzamento degli standard di sicurezza per il traffico, e si propone al contempo di sensibilizzare l’utenza alla tutela di questo patrimonio, promuovendo il territorio con i suoi straordinari parchi naturali. Il progetto prevede anzitutto una nuova barriera di recinzione per prevenire gli attraversamenti faunistici dell’autostrada in sostituzione di quella già esistente. La barriera si distingue per i suoi standard elevati, dove nulla è lasciato al caso. Due metri e 60 di recinzione, con una rete zincata elettrosaldata, ancorata ad una fondazione di calcestruzzo armato. La rete è costituita da un sistema a maglie differenziali, composto da una rete particolarmente fitta, sovrapposta nel primo metro alla base, per evitare l’accesso della microfauna, come i piccoli roditori, abitanti del Parco.

 

Una recinzione culminante in una mantovana di quasi 60 cm, inclinata verso l’esterno, in modo da scoraggiare anche gli ungulati, come cervi e caprioli, capaci di raggiungere grandi altezze con un balzo. Una barriera resistente, in grado di opporsi agli attacchi di grandi mammiferi come orsi e cinghiali. Il progetto, studiato nei dettagli da SdP e dal PNALM, prevede l’installazione della barriera in un primo lotto di intervento a priorità maggiore, per un’estensione complessiva, a regime, di circa 87 km tra A24 e A25. Si comincerà a breve con l’installazione dei primi 4 km in prossimità dell’area di sosta di Rivoli, immersa nella splendida Valle del Giovenco, stretta da una corona di montagne che sfiorano i 2000 metri, nel Comune di Ortona dei Marsi.

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