Regione, Marianna Scoccia lascia la maggioranza: le reazioni

L’uscita dalla maggioranza del consigliere regionale Marianna Scoccia, che nel motivare la sua decisione ha lanciato stilettate (politiche e amministrative), produce delle reazioni. Che sono essenzialmente politiche.

 

Guerino Testa: affermazioni diffamanti, la Scoccia fornisca chiarimenti. “Il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale ed il coordinamento regionale del partito, pur nel  totale rispetto della scelta politica assunta dalla consigliera Marianna Scoccia, chiedono che lei fornisca  delucidazione in merito ad alcune sue dichiarazioni che obiettivamente rasentano il limite della diffamazione”. Così, il capogruppo, Guerino Testa che precisa “quando la Consigliera asserisce che l’Abruzzo, per il tramite del presidente Marsilio, sarebbe diventato il bancomat di Fratelli d’Italia, cosa intende dire? E’ una esternazione che francamente ci ha stupiti, che non avremmo mai immaginato di sentir pronunciare, non fosse altro perché ogni impegno di spesa ed ogni intervento effettuato o programmato per la nostra regione, si è sempre svolto in nome della massima trasparenza e comunicazione.

Siamo noi ad essere indignati da affermazioni non suffragate da fatti, ed è, dunque, doveroso che Scoccia dia spiegazioni – conclude Testa –  soprattutto agli abruzzesi, in grado di sostenere la credibilità di quanto da lei affermato”.

 

Silvio Paolucci (Pd). “La maggioranza di centrodestra perde i pezzi e l’Abruzzo è sempre di più una colonia romana”, questo il commento del capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci dopo la conferenza di oggi in cui la consigliera Scoccia ha annunciato il suo abbandono.

“La mancanza di governance sulla gestione che l’esecutivo ha fatto dell’emergenza sanitaria, l’ingolfamento della cassa in deroga diventato un caso nazionale e che ha lasciato migliaia di lavoratori senza reddito nel pieno del lockdown e, poi, il pasticcio delle ordinanze, la propaganda per illudere famiglie e imprese, il braccio di ferro con la Lega ad ogni provvedimento importante, tutti questi sono fatti realmente accaduti – commenta Paolucci – che danno bene la dimensione dei limiti di questa maggioranza, litigiosa, attenta solo a coltivare potentati e lobby per restare al governo, utilizzando strumenti d’altri tempi quali le nomine e i contributi a pioggia. L’ultimo passo di questo cammino in crescendo è il mega condono da 162 milioni che la Giunta si prepara a varare e che gli abruzzesi pagheranno, una manovra vergognosa che abbiamo condannato e che ci apprestiamo a portare all’attenzione degli organi terzi e contabili.

 

Una vera e propria escalation, da cui, come in questo caso, qualcuno si dissocia, paradossalmente resa possibile dalla liquidità riconquistata dalla Regione dopo cinque anni di duro lavoro che il centrosinistra ha portato avanti per rimettere a posto i conti e avere risorse che, in poco più di un anno di governo, il centrodestra sta sperperando. Una situazione, infine, che dimostra che a Marsilio e alleati dei bisogni della comunità non importa granché, perché fanno scelte che sono lontane dagli abruzzesi, attuano politiche di rimbalzo da Roma, di cui ci siamo scoperti colonia, “Fratelli d’Abruzzo” della Meloni e dei sovranisti, pronti a fare eco ai loro diktat di turno per un obiettivo che di certo è politico, e la confusione portata dalla gestione dell’emergenza Covid lo ha dimostrato, ma non riguarda gli abruzzesi”.

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