Pesce estero surgelato “venduto” come fresco: ispezioni della guardia costiera in Abruzzo

Abruzzo. Oltre 70 ispezioni, 139 controlli, 19 illeciti rilevati, 287 Kg di prodotto ittico sequestrato, 45.100 € l’importo totale delle sanzioni elevate, nell’ambito della maxi-operazione complessa svolta lungo l’intera filiera del pescato denominata “Paranza” dal personale della Direzione marittima dell’Abruzzo, Molise ed Isole Tremiti, impegnati su tutto il territorio di giurisdizione sia sul litorale che nelle province dell’entroterra.

 

Molteplici sono state le ispezioni condotte in ciascuna delle fasi che costituisce l’intera filiera, dalla cattura, alla commercializzazione e somministrazione dei prodotti ittici. Di particolare rilievo è stata l’attività svolta dagli “Ispettori Pesca” del 14° Centro di Controllo Area Pesca unitamente al personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Silvi che, durante i controlli, hanno riscontrato violazioni inerenti la “pubblicità ingannevole” o mancato rispetto della data di scadenza dei generi alimentari. In alcuni ristoranti ispezionati, infatti, venivano pubblicizzate sul menù alcune pietanze a base di pescato “del giorno” facendo intendere al consumatore che si trattasse di prodotto proveniente dal “mare Adriatico” quando in realtà si trattava di prodotto interamente surgelato e di provenienza estera (Patagonia, Gambia, Argentina ecc.).

Diverse, infine, le irregolarità riscontrate in materia di tracciabilità dei prodotti ittici, intesa come mancata possibilità di verificarne l’esatta provenienza e qualità del pesce utilizzato. Il prodotto ittico detenuto in violazione delle vigenti norme di settore è stato prontamente posto sotto sequestro.

La mirata attività di controllo da parte della Guardia Costiera assume notevole rilevanza in considerazione del fatto che ingenti quantità di merce “non in regola” viene sottratta dal circuito commerciale prevenendo e scongiurando, in tal modo, il rischio, che prodotti non idonei al consumo giungano sulle tavole di ignari consumatori.

Obiettivo principale delle diverse attività ispettive era quello di verificare il rispetto, da parte degli operatori del settore, delle normative comunitarie e nazionali, che prevedono altresì l’obbligo di mantenere, nel corso di tutte le diverse fasi di produzione (dalla pesca alla vendita al dettaglio), uno stringente sistema di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici che giornalmente finiscono sulle tavole dei consumatori.

I controlli sulla filiera della pesca vengono svolti quotidianamente dalla Guardia Costiera al fine di tutelare il consumatore finale e la risorsa ittica, ma anche nell’interesse degli operatori del settore che lavorano nel rispetto delle norme e dei regolamenti – ribadisce il direttore marittimo di Pescara, il capitano di vascello, Marcello Luigi Notaro.

 

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