La Regione “blocca” gli stipendi all’IZS: “I dipendenti valgono più del Napoli”

“Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno pubblicamente denunciato una vicenda che ha dell’incredibile: la Giunta Marsilio nega ai lavoratori dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo il pagamento degli straordinari e dell’orario effettuato durante l’emergenza pandemica”.

A dichiararlo il vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Dino Pepe.

“Nella lotta al coronavirus il nostro territorio ha svolto un ruolo di primissimo piano a livello nazionale, proprio grazie al fondamentale contributo dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise che, attraverso il sequenziamento di un numero importante di tamponi positivi, ha permesso un’efficace monitoraggio sulle varianti del virus. A ciò si aggiunga l’attivazione, per oltre due anni, di numerosi servizi ai cittadini e a supporto delle strutture sanitarie pubbliche regionali, che non avrebbero mai potuto garantire da sole un numero così alto di tamponi analizzati”, prosegue Pepe.

“Nei giorni scorsi, con propria deliberazione (DGR n. 514/2022), la Regione ordina all’Istituto di “eliminare” 600 mila euro,  dell’Istituto stesso, di fondi accantonati nel bilancio di esercizio 2021 da destinare al personale che ha sostenuto il peso della pandemia, tenuto conto, si legge nella DGR, che le modalità di costituzione di tali fondi per il personale non sono conformi alle previsioni e ai vincoli di legge.  Una conclusione, sulla quale è mia intenzione presentare una interpellanza per conoscere le intenzioni del governo regionale nei confronti di questi lavoratori. Se questo blocco dei fondi dovesse essere confermato, si renderebbe necessario l’intervento della Regione stessa, come fatto per gli operatori delle Case di riposo, per offrire il giusto ristoro anche ai lavoratori dello Zooprofilattico che, certamente, sono una risorsa più preziosa del Napoli calcio. Un disinteresse da parte di Marsilio rappresenterebbe un incomprensibile schiaffo al merito, mortificante e offensivo per le nostre eccellenze”, conclude Dino Pepe.

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