Caro pedaggi e protesta dei sindaci: si accende la polemica attorno ad A24 e A25

Abruzzo. Il nostro forte auspicio è che si intervenga in modo ampio e stabile sulla messa sicurezza delle autostrade A24 e A25, che si riducano i costi dei pedaggi, che dovrebbero essere resi gratuiti per chi è costretto a percorrere le tratte per motivi di lavoro, studio e salute.

 

Questo e altro abbiamo posto all’attenzione del vice ministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, con cui abbiamo avuto un lungo e proficuo incontro”.

Lo affermano i senatori di Fratelli d’Italia eletti in Abruzzo Guido Liris ed Etelwardo Sigismondi.

“Facendoci portavoce anche delle istanze più volte espresse dai sindaci, che con veemenza negli ultimi giorni sono tornati a insistere sulla necessità di un cambio di rotta nella gestione delle autostrade”, dicono i due parlamentari, “abbiamo rappresentato al collega di governo le necessità di un intero territorio, perché se nel secolo scorso le autostrade hanno rappresentato per l’Abruzzo intero l’uscita dall’isolamento, non possono oggi, al contrario, esserne un ostacolo allo sviluppo”.

“La A24 e la A25 sono tra le autostrade più costose d’Italia, ma a questo non corrisponde un servizio efficiente considerando lo stato manutentivo in cui versano e i continui disservizi, come i restringimenti di carreggiata, cui sono sottoposte”, rilevano Liris e Sigismondi, che ricordano come sia necessario anche scongiurare l’aumento dei pedaggi che potrebbe scattare dal primo gennaio prossimo dopo cinque anni di congelamento.

“Dal canto nostro, faremo la nostra parte impegnandoci nel ruolo di collegamento tra gli amministratori locali, le istanze territoriali più varie e i rappresentanti del governo con cui, essendo in maggioranza, abbiamo la possibilità di avere una interlocuzione privilegiata”, concludono i due senatori.

E’ quanto meno inconcludente il continuo botta e risposta tra Salvini, il suo ministero, la consigliera regionale leghista abruzzese La Porta di fronte alle richieste del comitato dei 116 sindaci di Abruzzo e Lazio, che tanto si sta spendendo per portare all’attenzione del neonato governo la questione A24-A25. A tal proposito, la maggioranza dovrebbe sapere che nel Dl relativo alla Sicurezza delle Infrastrutture dello scorso giugno, grazie a un mio emendamento è previsto che venga istituito un Tavolo Istituzionale, per risolvere una volta per tutte le varie controversie. D’altronde non posso che condividere a pieno le paure dei primi cittadini dei paesi adiacenti all’autostrada A24/A25, che vivono nell’incertezza da diversi anni: come M5s sosteniamo in toto le loro apprensioni e chiediamo all’esecutivo chiarezza. Le economie di questi territori sono strettamente legate sia al contenimento delle tariffe autostradali sia alla sua messa in sicurezza delle tratte viarie: senza le sterilizzazioni degli aumenti arrivati con i governi Conte, a quest’ora l’impennata dei pedaggi sarebbe del 34,75%. Il passaggio di gestione ad ANAS apre poi degli scenari assolutamente nuovi, e ritengo sia compito dell’attuale Governo descriverli in maniera approfondita per poter dare la possibiltà di programmare un percorso di sviluppo di questi territori e di ripresa economica post pandemica. E’ per questo motivo che ho appena depositato in commissione un’interrogazione al Ministro per sapere a che punto si trovi sull’istituzione del tavolo, che lo dovrebbe vedere protagonista assieme a rappresentanti di ANAS, Regione Abruzzo, Regione Lazio, consiglio dei consumatori e rappresentanti dei Sindaci interessati. Magari con qualche tweet in meno e un po’ più di concretezza, il ministro Salvini potrebbe dare ai primi cittadini interessati le risposte che chiedono”. Così in una nota la senatrice Gabriella Di Girolamo, capogruppo M5s in commissione Lavori Pubblici.

Michele Fina (Senatore Pd): Fossimo ingenui la definiremmo mancanza di cultura istituzionale ma a questo punto è evidente la scarsa considerazione che il ministro Salvini sta mostrando verso i sindaci di Abruzzo e Lazio che chiedono risposte sulle autostrade A24 e A25. Se 116 sindaci, quindi in rappresentanza dei Comuni, scrivono al ministro, meritano una risposta formale, ma Salvini ne fa occasione di propaganda e polemica”: lo dichiara il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.

Per Fina “Salvini così facendo mostra oltre che poco rispetto una enorme confusione tra il ruolo di responsabile di un Ministero e quello di leader di partito. Viene da pensare che la Lega sia totalmente presa dall’autonomia, tanto da considerare di secondo piano le priorità dei territori che non siano quelli del Nord”.

“Dem e pentastellati hanno gestito senza interruzione per quasi 10 anni il Mit senza riuscire a risolvere i problemi della A24 e della A25. Ora, con una tempistica a dir poco sospetta, sollevano polemiche ad hoc contro il ministro Salvini. Il modo più serio ed efficace per farsi ascoltare dal Governo non è chiedere l’adesione dei parlamentari del territorio a un cartello di sfida contro il ministro. Per risolvere i problemi occorre coinvolgere i parlamentari di maggioranza, superando gli steccati ideologici, non per attaccare sterilmente il Governo, ma per rappresentare correttamente a Roma i problemi del territorio. La nostra disponibilità è totale. Ma è chiaro che per alcuni politici di sinistra anche le infrastrutture hanno un colore, e diventano un pretesto per intervenire quando si è a corto di argomenti. Sarebbe ora che la sinistra smettesse di dare lezioni a chi è al ministero da solo un mese, dimostrando in questi pochi giorni un visibile cambio di marcia”.

Lo dichiara il deputato della Lega Alberto Bagnai.

 

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