Abruzzo, la rete ciclistica nel Recovery Fund e nella programmazione europea: la richiesta

Se il cicloturismo si è già presentato in questo difficile anno come una nuova e grande opportunità di crescita economica per i territori abruzzesi, non solo costieri ma anche e forse soprattutto interni, i prossimi anni, a partire dal 2021, potrà esserlo in modo esponenzialmente maggiore.

 

Tutto dipende dalla capacità che la Regione Abruzzo sarà in grado di mettere in campo in termini di politiche di pianificazione per far fronte alle risorse prossimamente messe a disposizione dal Recovery Fund e dalla programmazione fondi europei 2021/2027. Con questa nota il coordinamento FIAB Abruzzo Molise richiama l’attenzione dei referenti istituzionali regionali circa la opportunità di individuare come prioritaria la pianificazione della Rete Ciclistica Regionale, prevista dalla Legge Regionale n. 8/2013, art. 2, e dalla Legge Nazionale n. 2/2018, art. 5, in conformità con il documento strategico di indirizzi della mobilità ciclistica regionale, approvato con D.G.R. n. 71 del 09/02/2018 (Bike-Flu), redatto dall’Università degli Studi di Chieti-Pescara, in collaborazione con le Province abruzzesi e la FIAB.

 

Gli itinerari ciclabili individuati nella rete dovrebbero avere priorità nei finanziamenti, sia per la progettazione che per la realizzazione, in modo da dotare la nostra Regione di una rete interconnessa di percorsi protetti, dedicati ai ciclisti, utili sia a fini turistici che per gli spostamenti quotidiani, inseriti all’interno degli strumenti di pianificazione comunali e provinciali e nelle reti ciclabili di competenza di Province e Comuni. Il tracciato costiero, in corso di ultimazione con il progetto Bike to Coast, è solo un primo passo per rendere l’Abruzzo Regione Ciclabile, ma non è sufficiente a lanciare il turismo in bicicletta, che necessita di itinerari di lunga percorrenza, sicuri e segnalati, che mettano in relazione i diversi punti di interesse culturali, storici, ambientali, ecc., del territorio abruzzese.

 

Anche la mobilità ciclistica necessita di reti ciclistiche diffuse, di rango comunale, provinciale e regionale, collegate con punti di interscambio modale e dotate di servizi dedicati ai ciclisti. E’ utile ricordare che Regione Abruzzo, analogamente alle altre Regioni Adriatiche, ha stipulato con FIAB un protocollo di intesa, giusta Delibera di Giunta Regionale n. 586 del 22/09/2016, per “la promozione dell’inserimento della Ciclovia Adriatica (BicItalia 6) nella rete Eurovelo e nella Rete Nazionale delle Ciclovie Turistiche” e che FIAB ha attivamente partecipato alla definizione del sopra richiamato documento strategico di indirizzi della mobilità ciclistica regionale, oltre che definito il circuito nazionale BICITALIA che per quanto riguarda il territorio regionale abruzzese contempla il passaggio della Ciclovia dell’Appennino (BI8) e la Ciclovia Tiburtina Valeria (BI7).

 

Al fine di agevolare il lavoro, il coordinamento raccomanda la disponibilità di ben due guide predisposte dalla European Cyclists’ Federation – ECF – di cui la FIAB è parte attiva, per “Sbloccare i fondi dell’UE per gli investimenti per la ciclabilità e per aiutare le città ad accedere ai fondi di recupero e resilienza (Recovery e Resilience Funds).

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