Abruzzo, gestione casi Covid nelle scuole: sospesa la circolare della Regione

I sindacati del mondo della scuola abruzzese, la comunicazione con cui l’USR aveva trasmesso a tutte le Istituzioni scolastiche della Regione la Circolare prot. n.22436/21 del Dipartimento Sanità della regione Abruzzo sulla gestione di alunni e operatori scolastici della regione Abruzzo con sospetta o accertata infezione da SARS – CoV, hanno richiesto l’urgente convocazione del Tavolo operativo regionale.

 

Nell’incontro svoltosi in data odierna, abbiamo evidenziato con forza le gravi difformità di tali indicazioni rispetto a quanto previsto a livello nazionale e le pesanti criticità che l’applicazione di tale protocollo avrebbero comportato per le istituzioni scolastiche della regione. In particolare, la circolare in questione attribuiva illegittimamente ai Dirigenti scolastici la responsabilità di allontanare l’alunno dalla classe e di sospendere le attività didattiche in caso di positività riscontrata attraverso un test di qualsiasi natura, invertendo le procedure, che prevedono il necessario intervento dei DdP delle ASL e degli Enti locali. Relativamente poi alla definizione di “contatti stretti” e alla gestione delle positività nelle classi, si operava una assurda distinzione, per cui mentre nella scuola dell’Infanzia si continuavano ad applicare i normali protocolli, nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado in caso di positività di un docente non doveva essere disposta la sospensione delle attività didattiche e i provvedimenti di quarantena.

 

Lo stesso principio avveniva per il personale ATA e per tutti gli operatori scolastici presenti nelle scuole (assistenti alla comunicazione, addetti alle mense etc). Grazie al nostro intervento abbiamo evitato l’assurda condizione per cui in caso di positività di un docente (anche di sostegno….), di un collaboratore scolastico, di un assistente all’autonomia, le attività sarebbero proseguite normalmente, senza dar luogo ai necessari interventi e ad un adeguato tracciamento. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS ConfSal e GILDA Unams, presenti al tavolo con i rispettivi segretari regionali, hanno pertanto chiesto unitariamente all’Assessore Verì di ritirare la circolare, evidenziando al Direttore dell’USR la necessità di dare immediate indicazioni alle scuole: in caso contrario, al termine della riunione i sindacati avrebbero dato inizio ad una campagna di mobilitazione regionale.

 

Al termine dell’incontro, l’Assessore Verì ha dichiarato che la circolare in questione sarà sospesa in data odierna, con successiva comunicazione alle scuole da parte del Direttore dell’USR Abruzzo, ed ha chiesto al tavolo una nuova interlocuzione in modo da poter emanare linee guida stavolta concordate.

 

“Riteniamo quello odierno un primo risultato dell’azione unitaria dalle organizzazioni sindacali”, si legge in una nota, “che da mesi chiedono di interloquire concretamente su tutti i tavoli, in modo da ottenere che i lavoratori della scuola e gli studenti possano operare in situazione di sicurezza. Per farlo, sono necessari interventi urgenti su presidi sanitari nelle scuole, trasporti, screening, dispositivi di protezione adeguati (mascherine ffp2) e un piano regionale che inserisca tra le categorie prioritarie da vaccinare il personale della scuola. La scuola abruzzese ha bisogno di competenza, chiarezza e di interventi urgenti. Noi siamo a disposizione per dare il nostro contributo”.

 

 

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