Abruzzo al Vinitaly: i numeri di un settore in continua crescita VIDEO

“Il vino abruzzese è di qualità, la produzione è in crescita, e questo testimonia l’ottimo lavoro svolto durante questi anni dai produttori di vino.

 

Il nostro impegno, come amministrazione regionale, da poco eletta, è di continuare a investire nel settore vitivinicolo che rappresenta un volano fondamentale per il comparto agricolo regionale con i suoi vitigni autoctoni”. Così il vicepresidente della Giunta regionale con delega alle Politiche Agricole, Emanuele Imprudente, che, con l’assessore al Turismo Mauro Febbo, ha partecipato alla cerimonia inaugurale della 53a edizione del Vinitaly a Verona alla quale sono presenti 115 cantine abruzzesi, con 400 etichette in assaggio nell’Enoteca regionale allestita nello Spazio Abruzzo.

 

 

 

La vitivinicoltura costituisce il principale comparto del settore agroalimentare abruzzese con oltre il 20% dell’economia agricola regionale, con un valore stimato all’origine di circa 300 milioni di euro, ed il 6% di quella vinicola nazionale. Il comparto ha registrato anche nel 2018 ottimi risultati nell’export: +6,4% rispetto al 2017, al di sopra della media nazionale ferma al 3,3%. Nell’ambito dell’agricoltura regionale, essa costituisce senza dubbio il segmento più significativo, con oltre 32.000 ettari di superficie vitata per una produzione annuale di circa 3,5 milioni di ettolitri, di cui di un milione a denominazione di origine (Doc).

 

Di questi, circa l’80% è rappresentato dal Montepulciano d’Abruzzo. Tra i vitigni più diffusi vi sono appunto il Montepulciano, coltivato su circa 17.000 ettari, con un trend in continua crescita. Seguono i trebbiani con oltre 12.000 ettari e una serie di vitigni autoctoni. Tra questi ultimi, si distinguono per crescente apprezzamento del mercato: pecorino, passerina, cococciola e montonico. I tre quarti della produzione complessiva di vino in Abruzzo provengono da 40 cantine cooperative (32 delle quali operanti in provincia di Chieti) che, unitamente a quelle private, compongono un quadro di circa 250 aziende di trasformazione. Nel 2018 il prodotto confezionato ha superato 100 milioni di bottiglie.

 

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha visitato questo pomeriggio lo “Spazio Abruzzo”. Il premier si è trattenuto a parlare con alcuni produttori abruzzesi, in particolare con l’imprenditrice Chiara Ciavolich, dell’omonima azienda vitivinicola di Loreto Aprutino (Pe), e con il vicepresidente della Giunta, Emanuele Imprudente, dove ha sorseggiato un bicchiere di vino Montepulciano. Il presidente Conte ha detto che la sua visita al Padiglione Abruzzo è un omaggio doveroso perché è un territorio che ha subito una ferita indelebile, e pertanto va rilanciato anche dal punto di vista produttivo.

 

Presentata al Vinitaly, nella prima giornata di fiera, l’App “Percorsi”, realizzata dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, per promuovere e sostenere percorsi turistici capaci di coniugare le attrattive culturali, artistiche e naturali con l’accoglienza delle cantine abruzzesi. L’App è disponibile per le piattaforme iOs e Android. “Il Vinitaly è un evento che certifica il grande passo di qualità che sta facendo il comparto vitivinicolo abruzzese – ha esordito l’assessore al turismo Mauro Febbo -. Il turismo e l’enogastronomia rappresentano un binomio vincente. E devono viaggiare insieme.

 

Negli ultimi cinque anni abbiamo avuto un assessore che non ha fornito le linee guida. Ora queste linee guida ci sono e serviranno a rilanciare e valorizzare il nostro Abruzzo. E l’idea di lanciare una app dedicata all’enoturismo – osserva ancora l’assessore Febbo – è una tassello importante nel processo che abbiamo avviato per il rilancio del settore: i turisti si affidano spesso a comunity, portali e app per pianificare le tappe del proprio viaggio, in cerca di itinerari ed esperienze diverse. E l’App ‘Percorsi’ è un punto di riferimento per visitatori, turisti, operatori pubblici e privati, mirato a favorire la ricettività delle cantine, promuovere gli eventi e il territorio. Inoltre – ha aggiunto Febbo – dobbiamo guardare con molto interesse a ‘Expo2020’ che rappresenta un’altra vetrina eccezionale per promuovere le nostre eccellenze”.

 

 

 

 

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