Salumi e latticini andati a male, il Nas ne sequestra 80 chili a Pescara

Controlli sulla sicurezza alimentare eseguiti dai Carabinieri del NAS di Pescara e disposti dal Comando CC per la Tutela della Salute di Roma.

Le ispezioni svolte sul litorale pescarese e teramano dai militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Pescara, hanno riguardato imprese alimentari che, per posizione geografica e tipologia, posso essere definite “strategiche” per il turismo estivo, in particolare quello balneare.

I carabinieri hanno vagliato aspetti igienico-sanitari e strutturali dei locali, qualità e corretta conservazione delle materie prime, procedure di autocontrollo aziendale, sistemi di rintracciabilità degli alimenti e esattezza delle informazioni al consumatore.

In provincia di Pescara, nelle more di una verifica all’interno di un supermarket, i NAS hanno impedito che un ingente quantitativo – oltre 80 kg – di salumi e prodotti lattiero caseari detenuti “in cattivo stato di conservazione” venisse messo in vendita. La merce, sebbene dovesse essere conservata a temperatura controllata di refrigerazione, era tenuta a temperatura ambiente, peraltro in locali non idonei. Il responsabile dell’attività è stato segnalato alla Procura della Repubblica e gli alimenti sequestrati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che disporrà sulla loro futura destinazione.

Intanto lungo gli arenili del litorale cittadino, continuano i controlli agli ambulanti. Sul lungomare sud i Carabinieri hanno sottoposto a controllo un “carretto” da beach food, che vendeva noci di cocco a fette e dolci. L’attivitá di vendita è stata sospesa poichè, anche in virtù delle verifiche eseguite con personale del Sian della ASL, è risultata non notificata all’Autoritá Competente.

Un provvedimento di diffida, invece, è stato emesso nei confronti di 5 gelaterie, una nel pescarese, le restanti del litorale teramano, per l’incompletezza delle informazioni obbligatorie ad uso e tutela del consumatore.

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