Abruzzo, biciclette gratis sui treni regionale ma Trenitalia non lo sa

Il trasporto gratuito di bici sui treni regionali abruzzesi fu annunciato con grande clamore, un importante successo per il cicloturismo a spese dalle Regione Abruzzo. Un servizio però che ora trova diversi ostacoli sopratutto a causa di Trenitalia.

“Il trasporto gratuito delle biciclette sui treni regionali, seppure con alcune limitazioni che penalizzano fortemente il servizio (soprattutto relativamente al numero di mezzi che si può trasportare, max 4 biciclette, causa inadeguatezza delle carrozze), è stato un grande passo avanti per la nostra Regione che, giova ricordare, paga profumatamente tale servizio a Trenitalia. Eppure ci giungono continuamente segnalzioni di viaggiatori che incontrano personale viaggiante non a conoscenza del provvedimento, che pretende il pagamento del supplemento bicicletta (3,50 euro per l’intera giornata) o, addirittura, non permette di caricare la bicicletta a bordo.
Tali episodi, certametne reali e, purtroppo, anche diffusi, visto il numero di segnalazioni, sono gravi, sia perchè non è concepibile che il personale di Trenitalia non conosca il regime tariffario della loro stessa società, ma soprattutto perchè si nega un servizio che viene pagato da tutti i cittadini abruzzesi”.

La denuncia arriva dal CCiClAT, Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, chiedendo a Trenitalia, di rendere maggiormente edotti i propri dipendenti sulle modalità del servizio, pubblicizzando maggiormente lo stesso anche verso i viaggiatori.

Il Coordinamento invita anche le Ferrovie dello Stato, proprietaria delle Stazioni ferroviarie, ad “adeguare le stesse alle esigenze dei ciclisti (e, visto che ci sono, anche delle persone con disabilità, cosa quest’ultima obbligatoria per legge), e che fine abbia fatto l’accordo concluso con FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, qualche tempo fa, accordo che prevedeva l’adeguamento di almeno due stazioni abruzzesi (Giulianova e Pescara Porta Nuova) per renderle completamente ‘Bicycle Friendly’. Dopo l’eliminazione di consistenti risorse per le piste ciclabili non vorremmo vedere vanificati anche i risultati ad oggi ottenuti”.

Impostazioni privacy