Parco Gran Sasso, bocciato dal Ministero il piano d’area VIDEO

“Il pacchetto di osservazioni prodotte dal Ministero dell’Ambiente in sede di valutazione ambientale strategica del piano del Parco Nazionale Gran Sasso – Monti della Laga, pubblicato in agosto dall’ente dopo decenni di attesa, stronca il progetto di sviluppo di Campo Imperatore”.

 

Lo rende noto l’onorevole Fabrizio Di Stefano in una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sala Polidoro del Consiglio regionale all’Aquila, alla presenza del Consigliere regionale di Forza Italia, Emilio Iampieri, di Guido Liris, capogruppo di Forza Italia al Comune dell’Aquila e Leonardo Scimia, referente Forza Italia giovani nel Capoluogo di regione. “Le osservazioni istruite dai tecnici del ministero allungano ancora i tempi per la realizzazione degli interventi di rilancio previsti sul Gran Sasso col piano industriale redatto da Invitalia e che prevede investimenti per 52 milioni di euro, di cui 40 pubblici. Il Ministero dell’Ambiente contesta proprio che il piano d’area non sia stato “calato” nel piano del parco per una globale approvazione.

 

Non solo. Rimarcando che la formazione del piano e del regolamento del parco dovrebbero procedere in contemporanea, e così non è stato, gli uffici romani – spiega Di Stefano – prescrivono che ogni singolo intervento previsto, dunque anche gli impianti di collegamento – così almeno si legge nelle quindici pagine di osservazioni – vanno sottoposti a valutazione di incidenza ambientale e, comunque, dovessero non essere compatibili con le Zps, si potrebbe soltanto sostituire l’esistente, come accaduto con le Fontari. Giovanni Lolli aveva dichiarato che sui progetti speciali territoriali già acquisiti nel 2004 non si sarebbe tornati indietro, chiedendo sostanzialmente la rimodulazione e la rivisitazione dei confini del parco e di alcune zone Sic e Zps”.

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