Alluvione nel teramano, Pd chiede consiglio regionale straordinario

pd_di_luca_dalessandro_ruffiniUn consiglio regionale straordinario per discutere dell’alluvione che due mesi fa ha colpito il teramano. E’ quanto ha chiesto il gruppo del Pd a Palazzo Centi. “Il consiglio regionale è il luogo naturale, perché la questione non è un problema di Teramo ma dell’intero Abruzzo”, ha spiegato Camillo D’Alessandro, capogruppo del Pd in consiglio, nella conferenza stampa di stamane nella quale è stata presentata l’iniziativa e alla quale erano presenti anche i consiglieri Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca.

“Dopo il terremoto dell’Aquila e la provincia di Teramo lasciata all’abbandono, l’Abruzzo è come un’auto con due ruote sgonfie”, ha detto D’Alessandro. Nella risoluzione urgente presentata alla Regione il Partito Democratico chiede che la giunta si impegni “con forza” a chiedere al governo le ordinanze attuative per lo stato di calamità naturale e “adeguate risorse finanziarie”. “Chiodi – ha continuato D’Alessandro – ha tentato di spegnere i riflettori sulla vicenda provincializzando il problema e nominando commissario per l’emergenza il presidente della Provincia, un caso forse unico in tutta Italia”. I consiglieri hanno criticato la scelta del governo di stanziare 380 milioni per l’alluvione in Veneto e la pari decisione di aumentare le tasse all’Abruzzo per far fronte all’emergenza del primo marzo. “Le imprese e i cittadini sono stati lasciati soli, senza certezze e risorse, ma con il regalo da parte del governo di poter aumentare le tasse”, ha aggiunto il capogruppo Pd.
Con danni per circa cento milioni di euro nel solo teramano, il Pd ha chiesto alla Regione anche un intervento finanziario immediato per venire in aiuto dei comuni. Il governo, hanno accusato i Democratici, pur avendo deliberato lo stato di emergenza, non ha ancora emanato le ordinanze attuative, facendo di fatto rimanere in un limbo la partenza dei fondi dopo la dichiarazione dello stato di emergenza.
“C’è stata un’assenza totale di politica della Regione verso il governo per esigere risposte immediate e somme urgenti”, ha dichiarato Claudio Ruffini. I consiglieri hanno ricordato le criticità tuttora presenti in provincia di Teramo, come i ponti ancora crollati sul fiume Vibrata e le tante strade franate. “I comuni possono risolvere la messa in sicurezza, ma per il ripristino non hanno i soldi, soprattutto in un periodo di tagli agli enti locali”, ha detto Di Luca. “Saremo determinati a che i riflettori su tutta la vicenda non si spengano, anche riproponendo ogni quindici giorni la nostra richiesta sinché il consiglio non verrà convocato”, ha aggiunto Di Luca.

 

 

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