Scuola, il PD lancia l’allarme: a rischio 1200 posti di lavoro

paolucciSono 1.200 i posti di lavoro che rischiano di sparire il primo settembre dalle scuole abruzzesi, con un’impennata del numero di alunni per ogni classe tale da rendere ingestibile l’intera attività scolastica. A lanciare l’allarme sullo stato di salute del sistema scolastico abruzzese è il Partito democratico.

“Al decreto Brunetta” spiega il  segretario regionale Silvio Paolucci “si aggiungono la Finanziaria e la non ripetibilità del finanziamento straordinario concesso dopo il terremoto. È come se chiudesse una delle più grandi fabbriche della nostra regione. Si tratta di padri e madri di famiglia con contratti a tempo determinato, personale qualificato spesso di 40-45 anni del quale l’Abruzzo non può permettersi di fare a meno”.

A peggiorare il quadro, continua il segretario, c’è anche il rischio “di iscrivere i propri figli a classi con più di 30 alunni anche alle elementari, condannando la scuola pubblica a rinunciare al proprio ruolo educativo e formativo: la scuola si trasformerà in un badantato”.

La soluzione sta in maggiori investimenti, piuttosto che in tagli netti. “Il futuro di un territorio si costruisce dal basso e certo non dimezzando le opportunità formative delle nuove generazioni”.

E domani, mercoledì 30 giugno alle ore 18.00 nella sala Figlia di Jorio della Provincia di Pescara, la responsabile nazionale del Pd per il settore scuola, Francesca Puglisi, incontrerà il mondo della scuola e presenterà le proposte di riforma. Con lei discuteranno insegnanti, personale Ata e genitori.

“La destra sta affossando la scuola italiana” conclude Paolucci. “Noi vogliamo invece cambiarla per farla crescere”.

 

 

 

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