Giulianova, attività sospesa all’Agritec per problemi strutturali ad un capannone

gianfranco_francioni3Giulianova. Per via dell’agibilità di un capannone, l’Azienda Agritec (ex capannoni Arsa della zona industriale di Colleranesco) che produce pane surgelato ha dovuto mettere in cassa integrazione i 20 dipendenti.La questione sarà al centro di un dibattito in consiglio comunale a seguito di un’interrogazione presentata questa mattina dal capogruppo dell’Udc Gianfranco Francioni al presidente dell’assise civica Nello Di Giacinto e al Sindaco Francesco Mastromauro. Francioni chiede all’amministrazione se si sia interessata alla questione relativa l’Agritec e quali sono i problemi strutturali che ad oggi impediscono l’attività all’interno dei capannoni. L’esponente politico dell’Unione di Centro affronta anche la questione della crisi che la zona industriale di Giulianova sta attraversando da tempo e che appare irreversibile.
“Crisi che sembra irreversibile”, dice Francioni, “in parte dovuta ad una economia regionale, nazionale e mondiale in piena difficoltà, ma in parte dovuta alla scarsa attenzione degli amministratori locali succedutesi negli ultimi decenni. Poco o niente è stato fatto per venire incontro alle nostre aziende, in termini di infrastrutture, strade, illuminazioni, incentivi fiscali da poter attrarre chi ancora avesse la voglia di investire a Giulianova. Inoltre, pur in periodi di incentivi nazionali ed europei (sgravi contributivi per nuovi assunti legge 87/ 3C), Giulianova è rimasta fuori per un grosso errore dell’Amministrazione Ruffini, di non riconsiderare il territorio di Giulianova (zona industriale di Colleranesco) tra le aeree da beneficiare di sgravi contributivi previsti da questa legge”.

Sulla base di queste considerazioni, quindi, Francioni ha affrontato la questione Agritec che svolge la sua attività nei capannoni Arsa dell’ex Cofatec di Malavolta, e che conta circa 20 dipendenti che da diversi mesi sono in cassa integrazione.
“Non perché non ci fossero commesse”, conclude Francioni, “ma perché il capannone per problemi strutturali in parte è stato reso inagibile sembra per un reale pericolo di cedimento strutturale. Risulta inoltre che la proprietà è intenzionata a delocalizzare l’attività fuori Giulianova se entro la fine della cassa integrazione (giugno 2010) non avrà l’agibilità al capannone”.
Lino Nazionale

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