Una delgazione dei Giovani Democratici della provincia teramana, insieme ai rappresentanti universitari dell’Udu Teramo e della Lista Aperta Teramo, si sono recati questa mattina nel carcere di Castrogno per consegnare i libri raccolti grazie al progetto “Letture d’evasione”, pensato per ampliare la biblioteca del penitenziario teramano.
Nata da un’idea di Loris Di Giovanni, responsabile cultura del PD Abruzzo, l’iniziativa ha permesso di mettere insieme 784 volumi tra libri in italiano e in lingua, dizionri, grammatiche e libri di testo di cui 589 resteranno a Castrogno, mentre i restanti, che non possedevano i requisiti richiesti dal regolamento carcerario, saranno donati a “Casa Maia”, l’istituto finanziato dalla provincia di Teramo che dà ospitalità alle donne vittime di violenza domestica.
Inoltre è stato possibile consegnare anche una prima tranche formata da un centinaio di gomitoli di lana alle detenute, raccogliendo l’appello lanciato in una lettera aperta da loro stesse, nella quale veniva chiesto di reperire la materia prima da utilizzare nel laboratorio tessile del carcere, non più acquistabile per la scarsità dei fondi. E mentre il progetto “filo della speranza” andrà avanti con delle consegne successive che avverrnno mano a mano che si troverà il materiale, nei prossimi giorni saranno invece consegnati anche 10 computer donati dlla Pro Loco di Montone che permetteranno alla struttura penitenziaria di promuovere corsi di alfabetizzazione informatica per i detenuti.
E, dopo il successo teramano riscosso in questi mesi dal progetto Letture d’evasione”, l’iniziativa sarà estesa a tutto il livello nazionale, grazie anche al resoconto fatto nei giorni scorsi dal segretario provinciale Matteo Sabini in un conferenza stampa a Montecitorio davanti ad alcuni parlamentari del Pd. In questi giorni, la raccolta sta partendo nella capitale e già altri Giovani Democratici di altri territori, come ad esempio quelli della provincia di Cosenza, si sono dimostrati molto interessati all’iniziativa.