I dazi di Trump possono mettere ko l’Abruzzo: “Pagheremo due miliardi in più”

Se Donald Trump dovesse confermare l’inserimento dei dazi sui prodotti importati la situazione si farebbe complicata per l’Abruzzo

La politica internazionale inevitabilmente incide anche sulle realtà regionali e locali. Una decisione presa negli Stati Uniti può scatenare un effetto a catena che porta poi delle conseguenze sull’intero Paese e quindi anche sulle regioni e le città che lo compongono. Un esempio è dato dalla politica dei dazi che vuole avviare Donald Trump.

Donald Trump
I dazi di Trump possono mettere ko l’Abruzzo: “Pagheremo due miliardi in più” (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Con lo scopo di promuovere la produzione domestica e diminuire l’importazione di prodotti a più basso costo da paesi dove la produzione ha un prezzo ridotto, il tycoon avrebbe intenzione di applicare i dazi sull’importazione. Questo ovviamente potrebbe garantire anche la riduzione del deficit commerciale, proteggendo le proprie industrie.

Si tratterebbe, però, di una decisione inaspettata e sulla quale i Paesi del mondo avrebbero già iniziato a muoversi per cerare di contrastarla in due modi: diplomaticamente per evitare che vengano applicati, in via preventiva per prepararsi alle conseguenze di una loro applicazione.

In tal senso a lanciare l’allarme sulle già citate realtà regionali è stato, intervenendo da Termoli (vicino Campobasso, in Molise), Claudio Risso, presidente nazionale di “Terra Viva”, associazione liberi produttori agricoli affiliata alla Fai Cisl, nel corso del secondo congresso “Terra Viva Abruzzo-Molise” che ha visto le votazioni interne e la conferma di Raffaele De Simone presidente dell’associazione in Molise.

La conseguenza dei dazi

Nel corso del suo intervento, Claudio Risso ha evidenziato la necessità che venga stipulato un patto per stabilire una nuova visione dell’agricoltura italiana ed europea che si basi sullo spirito che viene proposto dalla Costituzione italiana: “Il problema è che, se lui applica i dazi come ha pensato, noi pagheremo 2 miliardi di euro” ha spiegato Risso, per poi continuare:

Trump
La conseguenza dei dazi (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Le guerre commerciali non servono a nulla Lo diceva un suo predecessore, Ronald Regan, almeno lo ascoltasse. Cosa succede: in un primo tempo l’economia americana avrà un vantaggio. Poi le imprese si sentono protette quindi si chiudono, non hanno più lo stimolo a migliorare la qualità a un prezzo stabile”.

Questo inevitabilmente è da impedimento alle eccellenze agroalimentari a prezzi stabili, così anche i prodotti prima accessibili diventeranno solo per pochi eletti e appariranno solo sulle tavole dei grandi magnati che potranno permettersi uno spicchio di parmigiano reggiano o un pacco di pasta, prima disponibile per tutti.

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Serve quindi muoversi a livello nazionale e continentale per una maggiore tutela dei prodotti, così come spiega lo stesso Claudio Risso, ma serve anche la speranza che Donald Trump si renda conto del rischio della sua decisione e faccia un passo indietro, scongiurando l’inserimento dei dazi nell’importazione negli USA dall’estero.

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