Emilio Fede nella giuria delle miss. Scoppia la protesta. Acerbo: selezioni per il bunga-bunga a nostre spese?

emilio_fedePescara. L’evento di fine estate allo stadio del mare, dove stasera è in programma la finale di un concorso di miss accende la polemica. La presenza in giuria di Emilio Fede ha già fatto montare la protesta su Fecebook, ma anche gli aspetti economici dell’iniziativa (il Comune finanzia l’iniziativa, definita culturale, con 12mila euro) non è stata digerita, almeno da una certa parte politica.

 

“ C’è un limite a tutto”, spiega Maurizio Acerbo, consigliere del Prc. “ Sono indignato e come me credo che lo siano migliaia di cittadini onesti. Non è accettabile che mentre si tagliano i fondi per la scuola, la sanità, l’assistenza ai disabili si possano promuovere manifestazioni di questo genere. Emilio Fede, indagato per favoreggiamento della prostituzione, cosa viene a fare: le selezioni per i bunga-bunga a spese di cittadini? E’ una vergogna ed è ancora più grave che al Comune e negli altri enti, gli amministratori del Pdl non se ne rendano conto”. Il dissenso, non soltanto di natura politica manifestato da Acerbo, però, ha favorito anche una sorta di mobilitazione per protestare questa sera in occasione della manifestazione. “ Ieri sera ho lanciato su Facebook” prosegue, “ la proposta rivolta a tutte le persone, cittadine, cittadini, partiti, associazioni che non ne possono più di questo schifo di ritrovarci a partire dalle 20,30 in Piazza Primo Maggio allo Stadio del Mare per una sonora e democratica protesta. Non vogliamo Emilio Fede a Pescara e soprattutto non vogliamo pagarlo noi”.

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Fede non ci sarà e preannuncia querele. Emilio Fede ha annunciato di voler querelare “per le sue parole offensive” Maurizio Acerbo, capogruppo di Rifondazione Comunista al Consiglio regionale d’Abruzzo che ha attaccato la sua presenza al concorso ‘Mister Italia’ previsto stasera a Pescara. “Tanto stizzito – dice il giornalista riferendosi alle proteste di Acerbo – da non sapere neanche che io non ci sarò. Sarò, come ogni giorno, ad occuparmi del tg4. Voglio esprimere comprensione a lui tanto impegnato da non sapere neppure cosa capita nella regione della quale è anche capogruppo di un movimento serio come Rifondazione Comunista”. “Si dice indignato, stizzito, furibondo, e invita la città alla ribellione. Vorrebbe portare in piazza migliaia di persone contro di me. Modesto consiglio: la visita dallo psichiatra”. “Intanto, per le sue parole offensive – conclude Fede – una querela-denuncia”.

Acerbo: “Fede non ci fa paura”. Nel ricordare che 1022 persone, alle 18.30 di oggi, hanno aderito alla mobilitazione avviata su Facebook (“Non non vogliamo Emilio Fede a Pescara””), Maurizio Acerbo incalza il direttore del Tg4. “Non so quali siano le parole offensive per le quali Emilio Fede intende querelarmi”, scrive l’esponente di Rifondazione. “ Noi abbiamo semplicemente ricordato ciò che è scritto su tutti i giornali del pianeta. E’ stata l’amministrazione comunale di Pescara a comunicare che Fede avrebbe presieduto la giuria.  Che Fede annunci che non sarà a Pescara la consideriamo una vittoria della nostra protesta civile e democratica. Vuol dire che cominciano ad avere paura dell’indignazione popolare. Noi saremo in piazza lo stesso con centinaia di fischietti  anche perché siamo abituati a non credere alle cose che dice Fede nei suoi telegiornali. Se Fede non viene sarà una vittoria della democrazia anzi del buon costume”.

 

 

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