Pescara. L’attuale amministrazione provinciale, capitanata da Guerino Testa, avrebbe previsto una spesa pari a 10.000 euro per un servizio di consulenza alle imprese. Una consulenza esterna richiesta proprio da Testa che includerebbe un piano di ricognizione degli enti.
“Spendiamo del denaro pubblico per un servizio che può essere portato avanti dal personale interno all’amministrazione e che è deputato proprio allo svolgimento di tali mansioni”, questa la risposta che Antonella Allegrino, consigliera provinciale dell’Idv fa invece pervenire.
Lei, che lo scorso 6 novembre, aveva inoltrato un’interrogazione, in cui chiedevo di far chiarezza su tutti quegli Enti, Aziende ed Istituzioni in cui la Provincia è presente, non aveva ricevuto risposta. Solo qualche giorno fa, dopo reiterate richieste, mi l’elenco fatidico delle società partecipate dall’Ente sarebbe finalmente. Un elenco, tuttavia, “monco”, dice l’Allegrino, in cui non si fa menzione delle Istituzioni (tra cui Tsa, Ente Manifestazioni Pescaresi, etc) che, però come le hanno assicurato, dovrebbero esserle comunicate nel giro di due settimane.
15 gli enti censiti di cui alcuni inattivi e uno in liquidazione; la maggior parte con quote di partecipazione tra lo 0,3 e il 4% . Provincia Ambiente s.p.a. è partecipata invece al 78% , il Palacongressi s.p.a. al 49%, il consorzio Universitario Val Pescara, di cui il rappresentante della Provincia è lo stesso Testa, ma che risulta essere inattivo, è partecipato al 70,42%. “Insomma dati, da cui si può valutare, con un’analisi approfondita da parte del personale interno (coordinati dal dirigente del IX settore, che ne ha la competenza) quali benefici abbia la Provincia e di conseguenza decidere eventuali dismissioni” sostiene l’Allegrino.
In definitiva la consigliera chiederebbe solo una migliore organizzazione del lavoro e una maggiore razionalizzazione dei ruoli del personale interno, deputato proprio allo svolgimento di tali mansioni, per cui non risulterebbe altresì necessaria e opportuna la consulenza esterna richiesta .
“Vogliamo un’amministrazione che funzioni e per questo bisogna cambiare marcia” conclude la consigliera.
Monica Coletti