Tortoreto, Impegno Civico: viene aumentata la Bucalossi invece di sospendere l’imposta di soggiorno

Tortoreto. “Più che aumentare il costo della Bucalossi e i costi di costruzione, l’amministrazione avrebbe potuto sospendere, vista l’emergenza l’imposta di soggiorno”.

 

L’accostamento, tra un provvedimento di recente adozione in consiglio comunale (con il consenso di tutta la minoranza, tranne l’astensione del M5S), e una potenziale misura vista l’emergenza Coronavirus, viene fatta dall’associazione Impegno Civico Tortoreto.

“L’amministrazione Piccioni”, si legge nella nota, “per la prima volta, dal 2005, ha adottato un aumento del 15% del coefficiente regionale in entrambe le voci che compongono la Bucalossi.

Quindi, ancora una volta, è previsto un aumento di tasse per i cittadini, cioè una nuova stangata! Era proprio necessario agire in questo modo?

Si sa che in comune ci sono grandi problemi di liquidità legati alla spesa corrente, sappiamo che più volte il Comune ha attinto somme considerevoli dal fondo di riserva. Pertanto, è chiaro che a livello economico ci sono evidenti difficoltà dovute ad una gestione discutibile del territorio.

Nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando, il consiglio comunale di Tortoreto, anziché prendere atto della crisi sociale ed economica creata dal coronavirus, ha addirittura pensato di aumentare una tassa legata all’edilizia. Il Governo sta cercando di aiutare le famiglie, le imprese e tutte le persone in difficoltà per il Coronavirus, mentre il comune di Tortoreto, batosta ancora una volta i propri contribuenti.

Inoltre, è grave, a nostro avviso, che il consiglio comunale, la cui industria principale è il turismo, non abbia almeno sospeso la tassa di soggiorno”.

Le proposte. Vista la chiusura delle scuole, l’associazione guidata da Franco Rampa avanza alcune proposte: rimborsare le rette scolastiche e del trasporto alle famiglie, garantire assistenza o incentivi alle famiglie con bambini, vista la sospensione delle lezioni, assistenza e supporto ai minori disabili che ora sono a casa.

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