Teramo, Verna chiede lumi sulla programmazione per le scuole

Il consigliere comunale del Partito Democratico, Maurizio Verna, presenterà al prossimo consiglio comunale un ordine del giorno in cui chiederà lumi all’amministrazione circa il programma da attuare per le scuole.

“Le ferite procurate alla città di Teramo in questi anni – dice – non solo dagli eventi sismici, chiedono un’accelerazione del processo di ricostruzione, ma anche attenzione alla qualità e sostenibilità degli interventi, come scuole e luoghi di aggregazione. Dopo troppi anni senza una vera amministrazione è l’ora di recuperare il tempo perduto, soprattutto sotto l’aspetto della programmazione. A tal proposito ho presentato un ordine del giorno, da discutere nel primo consiglio comunale utile, sul futuro del patrimonio scolastico di ogni ordine e grado nella città di Teramo ed in particolare nel suo centro storico. Con l’ordine del giorno chiedo all’amministrazione comunale di impegnarsi a programmare, insieme all’amministrazione provinciale, un percorso condiviso per la progettazione a medio e lungo termine del futuro del patrimonio scolastico di ogni ordine e grado all’interno della città di Teramo, sia sotto l’aspetto funzionale che strutturale”.

Secondo Verna, “tale programmazione dovrà prevedere la collaborazione con le università abruzzesi di Ingegneria e di Architettura, la Soprintendenza dei Beni Architettonici ed Artistici regionale e con la partecipazione di studenti, genitori e commercianti, in modo da ottenere una progettazione pronta per qualsiasi finanziamento futuro. Si rende necessaria perché il nostro patrimonio scolastico, progettato in altri periodi storici, non risponde più alle esigenze attuali e future dei luoghi più importanti della nostra comunità, non solo sotto l’aspetto strutturale ma soprattutto sotto l’aspetto funzionale, di sostenibilità ambientale e di accessibilità. Per rendere meglio l’idea una scuola dove un diversamente abile entra da un’entrata secondaria non è una scuola. Dobbiamo alzare gli occhi dall’ordinario e concentrarci sulla visione, intesa come un piano organico, coordinato e condiviso di rigenerazione urbana, dove le nostre scuole avranno un ruolo determinante. I nuovi amministratori di Teramo non devono essere dei burocrati, ma dei visionari, dei decisori, dei facilitatori del processo di ricostruzione partecipata”.

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