Teramo, Tercoop denuncia: “Stalli sottratti e amministrazione in silenzio”

Teramo. La cooperativa sociale Tercoop, in una nota, denuncia la “continua sottrazione di stalli” da parte del Comune di Teramo e l’assenza di risposte da parte dell’amminsitrazione.

“Con due note, la prima inviata il 12 gennaio scorso, la seconda il 10 agosto, avevamo segnalato al Sindaco D’Alberto, all’assessore Verna e al dirigente del V settore Remo Bernardi, la continua sottrazione di stalli senza nemmeno una comunicazione formale alla nostra cooperativa sociale: 14 stalli a Piazza Verdi, 6 stalli dei 15 complessivi in Corso De Michetti, 4 stalli dei 17 di Viale Mazzini, rendendo inutilizzabili i due piccoli parcheggi a causa dei ricavi insufficienti a coprire i costi del personale. Altri tre stalli in Largo Gasbarrini sono stati destinati all’istallazione delle isole ecologiche, altri ancora sottratti temporaneamente per lavori e iniziative pubbliche”.

“Avevamo ricordato al Sindaco e all’Assessore che le riduzioni perdurano ormai da oltre 10 anni, senza mai essere state compensate. Come e cosa dovrebbe fare la cooperativa sociale per rispettare gli obblighi contrattuali che impongono l’applicazione del contratto collettivo di lavoro nei confronti del personale impiegato nella gestione del servizio?L’equilibrio economico finanziario andava garantito, mantenuto o ripristinato, anche nei confronti della Tercoop e dei suoi 26 soci lavoratori, non solo a garanzia dei profitti dei loro concorrenti come puntualmente. Ad oggi nessuna risposta”.

E ancora: “Negli ultimi 10 anni ci sono stati sottratti oltre 500mila euro di ricavi con le riduzioni di stalli a titolo definitivo e altre centinaia di migliaia di euro per le riduzioni temporanee dovute a lavori e iniziative pubbliche. Le ingenti perdite hanno portato la Tercoop a indebitarsi pesantemente con il Comune e, per evitare la revoca della gestione, i 26 socilavoratori sono stati costretti nell’ultimo decennio a rinunciare a circa 20 mensilità a testa per poter pagare le rate del debito”.

“Con un’altra nota del 13 maggio 2021 avevamo richiesto all’Amministrazione comunale di poter gestire per un periodo il piano a raso di Piazza Dante per consentire alla Tercoop un piccolo recupero delle ingenti perdite, anche in considerazione delle centinaia di migliaia di euro incassati in eccedenza dagli attuali gestori rispetto al pattuito e al dovuto. Nemmeno in questo caso abbiamo ottenuto riscontri e pertanto la Tercoop continua a lavorare in perdita, mentre i suoi concorrenti continuano ad incassare decine di migliaia di euro in regalo, che si aggiungono alle cospicue somme già incassate in eccedenza. A cosa dobbiamo questa disparità di trattamento? In base a quale principio di imparzialità e di uguaglianza?”.

Nel frattempo “restiamo in attesa di conoscere il destino della gara d’appalto in corso che di fatto, come avevamo denunciato, grazie al diritto di prelazione e una convenzione molto vantaggiosa per il concessionario, si è rivelata un affidamento diretto sopra soglia comunitaria, quindi a nostro parere illegittimo. Nella seduta della Commissione aggiudicatrice dell’appalto che si è tenuta il 08/07/2021, la Easy Help è risultata segnalata all’Anac per morosità nei confronti di una Pubblica Amministrazione con la quale ha tutt’ora in corso un contenzioso legale. I 26 soci lavoratori della Tercoop hanno dovuto pagare di tasca propria per evitare la cessazione del servizio e la perdita del lavoro. Adesso come intende procedere l’amministrazione comunale nei confronti del project financing della Easy Help?”, conclude la Tercoop.

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